‘Forni crematori per i migranti’: a Grado bufera sul capo della Protezione civile

La frase shock del capo della Protezione civile di Grado.

Bufera sul responsabile della Protezione civile di Grado. Lui si chiama Giuliano Felluga ed è pure dipendente comunale. In un clima avvelenato dalla tensione per la gestione dei migranti, come testimoniano le rivolte nella caserma Cavarzerani di Udine, i post di Felluga non potevano che finire nell’occhio del ciclone.

Non preoccupatevi, stiamo preparando gli squadroni della morte e nel giro di due giorni riportiamo tutto alla normalità”. Questo l’incipit di quanto scritto da Felluga, poi riportato sul suo profilo social da Ilaria Cecot, già assessore provinciale a Gorizia. “A Grado ci sono persone che metterebbero la firma per avere roba da mangiare – ha aggiunto Felluga – e che loro buttano via. E noi sappiamo solo assistere gli stranieri e i nostri non li aiutiamo. Ho le prove di quello che dico, nomi e cognomi”. Per poi rincarare la dose alla richiesta di spiegazioni: “Quattro taniche di benzina e si accende il forno crematorio, così non rompono più”.

Parole che hanno scatenato l’indignazione su più fronti. Felluga, nel frattempo, ha fatto dietrofront, sempre a mezzo social. “Chiedo scusa per quello che ho scritto, chi mi conosce sa già che non lo penso. È stato uno sfogo senza pensare”. Giustificazione che non è piaciuta a molti, che hanno inondato di commenti di disapprovazione il post dell’uomo.

Intanto, le parole del responsabile della Protezione civile sono state stigmatizzate anche dal sindaco di Grado, Dario Raugna. “Non posso che prendere le distanze dalle dichiarazioni di Giuliano Felluga che sono di un tenore inaccettabile e che gettano discredito sulla città di Grado e sulla Protezione Civile, che si era distinta per il fondamentale operato in questi mesi di emergenza sanitaria e in quella dell’acqua alta dell’autunno scorso – scrive il primo cittadino -. Provvederò immediatamente a sospendere Felluga dall’incarico di coordinatore della squadra comunale di protezione civile nelle more di ulteriori determinazioni. Mi sento particolarmente amareggiato considerato che in questo periodo difficile con Felluga c’è stato un rapporto di grande collaborazione che ha portato importanti risultati per la nostra comunità, ma il tenore delle sue esternazioni non lascia spazio a provvedimenti diversi rispetto a quelli che stiamo adottando”.