L’oro è da sempre sinonimo di valore e prestigio, ma non tutto l’oro è uguale. A seconda della sua destinazione, può essere classificato in due categorie principali: oro da investimento e oro da gioielleria. Pur condividendo la stessa origine, questi due tipi di oro presentano differenze significative in termini di purezza, utilizzo e valore sul mercato.
L’oro da investimento: caratteristiche e vantaggi
Secondo mvsgioielli.it, compro oro con sede a Roma, l’oro da investimento è acquistato principalmente con l’obiettivo di preservare il capitale e proteggersi dalle fluttuazioni economiche. Si presenta sotto forma di lingotti e monete, certificati e riconosciuti a livello internazionale. Per essere considerato oro da investimento, deve avere una purezza minima del 99,5% (995 millesimi), anche se nella maggior parte dei casi si tratta di oro puro al 99,9% (999 millesimi).
Un vantaggio importante dell’oro da investimento è l’esenzione dall’IVA in molti paesi, Italia inclusa, purché rispetti determinati standard di purezza. Inoltre, essendo un bene rifugio, il suo valore tende a mantenersi stabile nel tempo, rendendolo un’ottima protezione contro l’inflazione e le crisi finanziarie.
Mentre l’oro da gioielleria è apprezzato per il design e i dettagli estetici, l’oro da investimento viene valutato esclusivamente in base alla sua quotazione di mercato. Questo lo rende altamente liquido e facilmente vendibile a livello globale.
L’oro da gioielleria: estetica, qualità e usura
L’oro da gioielleria, invece, è progettato per essere indossato e apprezzato per la sua bellezza. A differenza dell’oro da investimento, non è mai completamente puro: per migliorare la resistenza e la lavorabilità, viene mescolato con altri metalli come rame, argento e palladio. Le leghe più comuni sono 18 carati (750 millesimi), 14 carati (585 millesimi) e, in alcuni paesi, 9 carati (375 millesimi).
Questa minore purezza rende l’oro da gioielleria più resistente all’usura, ma ne riduce anche il valore intrinseco rispetto all’oro da investimento. Inoltre, il prezzo di un gioiello non dipende solo dalla quantità d’oro contenuta, ma anche dal design, dalla manifattura, dal brand e dalle eventuali pietre preziose incastonate. Per questo motivo, il valore di rivendita dei gioielli in oro è spesso inferiore a quello dell’oro puro.
Un altro aspetto da considerare è la differenza di quotazione: mentre l’oro da investimento segue i prezzi stabiliti dai mercati internazionali, l’oro da gioielleria viene spesso venduto con un ricarico significativo dovuto alla lavorazione e alla commercializzazione.
Differenze chiave e quale scegliere
Le principali differenze tra oro da investimento e oro da gioielleria si riassumono in tre aspetti fondamentali: purezza, destinazione e valore di mercato. L’oro da investimento ha una purezza elevatissima e viene acquistato per scopi finanziari, mentre l’oro da gioielleria è meno puro e progettato per essere indossato.
Chi vuole mettere al sicuro il proprio capitale dovrebbe scegliere l’oro da investimento, che assicura elevata liquidità e facilità di rivendita. D’altra parte, chi cerca un oggetto di lusso, da sfoggiare e tramandare, può preferire l’oro da gioielleria, pur consapevole che il valore commerciale sarà influenzato da fattori estetici e non solo dalla quantità di metallo prezioso contenuto.
In definitiva, la scelta tra oro da investimento e oro da gioielleria dipende dagli obiettivi personali: sicurezza economica o bellezza e stile. Comprendere le differenze tra queste due tipologie di oro permette di prendere decisioni più consapevoli e vantaggiose nel tempo.