Ecco il nuovo stabilimento della Vetreria cooperativa Piegarese in Friuli

L'assessore alle Attività produttive Bini e l'assessore alle Finanze Zilli in visita allo stabilimento di San Giorgio di Nogaro della Vcp con il legale rappresentante Andrea Gallo

Investimento da oltre 150 milioni di euro e 80 lavoratori per la Vetreria cooperativa Piegarese.

“Un investimento da oltre 150 milioni di euro sull’area dell’ex conceria Cogolo da parte del gruppo perugino Vcp Vetreria cooperativa Piegarese dimostra che l’Aussa Corno è una zona industriale attrattiva: la costruzione su un terreno bonificato di uno stabilimento su 220 mila metri quadri con impianti ad alto contenuto tecnologico è segno dell’alta capacità di attrazione di investimenti e della qualità degli insediamenti produttivi che scelgono il Friuli Venezia Giulia per fare impresa”.

Lo ha affermato l’assessore regionale alle Attività produttive Sergio Emidio Bini al termine della visita che ha svolto assieme all’assessore alle Finanze Barbara Zilli al nuovo insediamento produttivo della Vetreria cooperativa piegarese, realtà umbra che opera nel settore per la produzione di vetro cavo (imballaggi-contenitori). Nell’ottobre 2021 il gruppo aveva ottenuto l’autorizzazione da parte del Comune e i lavori erano stati avviati per giungere oggi, a due anni e due mesi, al completamento.

“Dal momento che la Regione ha ricevuto la delegazione dei vertici della cooperativa ad oggi – commenta Zilli – lo stabilimento è stato aperto con tre linee produttive in poco più di due anni: questo territorio dimostra ancora una volta la sua competitività agli investitori, forte anche del fatto che, oltre a plus logistici e finanziari, qui esistono condizioni di carattere amministrativo che consentono procedure in tempi celeri e certi“. Gli assessori sono stati accolti dal presidente del gruppo Vcp, Bruno Gallo, e accompagnati in visita dal legale rappresentante della srl Vdn, Andrea Gallo, alle strutture costruite su un lotto di circa 220.000 mq risanato e bonificato nei terreni e nelle acque sotterranee e dove sono state demolite le strutture della conceria Cogolo operante negli anni Ottanta.

Lo stabilimento.

La visita all’impianto di controllo qualità della vetreria

Sono stati realizzati uno stabilimento per la produzione (circa 33.000 mq), un magazzino (circa 30.000 mq) e alcuni edifici di servizio, unitamente a un organico sistema di viabilità, piazzali e parcheggi (circa 70.000 mq). È prossima la realizzazione di un secondo magazzino (circa 25.000 mq) e degli interventi di piantumazione per il ripristino a verde (circa 50.000 mq).

Con l’obiettivo di completare la logistica di produzione nel nord Italia, il gruppo – che opera già in Umbria e Puglia con due vetrerie riconvertite – ha acquistato l’area nel 2019  e nel 2021 ha avviato il cantiere concludendo i lavori e avviando la produzione ad aprile scorso. 

All’interno di una struttura costruita in prefabbricati e fondata su pali in calcestruzzo armato, sono state localizzate tre linee di produzione, che sono operative (una quarta linea è stata predisposta), per circa 150.000 t/anno di prodotto, ottenuto con l’utilizzo di materie prime e di rottame di vetro proveniente da attività di recupero, per una potenzialità produttiva totale di circa 400.000.000 pezzi.

Come illustrato da Gallo gli impianti tecnologici adottati sono i più innovativi e di ultima generazione e riguardano le linee produttive e di imballaggio, i sistemi di recupero calore trasformato in energia tramite un turbogeneratore, pannelli fotovoltaici in copertura e sistemi di recupero polveri mediante l’adozione di un filtro a candele ceramiche.

L’azienda è dotata di un Piano di monitoraggio e controllo ambientale che riguarda la gestione dell’impianto e parametri di riferimento per le emissioni in atmosfera, gli scarichi idrici, i rifiuti, e le emissioni sonore, oltreché il traffico. Le ricadute occupazionali dell’insediamento hanno portato all’impiego di 80 unità di personale e ad una quota di circa tre volte superiore per quanto riguarda l’indotto (trasporti e gestione delle attività di manutenzione) delle aziende locali.