Il primo birrificio condiviso nato a Latisana cerca nuovi soci

Il birrificio di Latisana lancia una raccolta fondi.

Una nuova campagna fondi. E’ quella lanciata da 620 Passi, giovane azienda friulana produttrice di birra artigianale, che con questa iniziativa punta a consentire, a chi ne prenderà parte, di diventare socio del primo birrificio condiviso in Italia.

L’obiettivo del nuovo round, che inizierà nel mese di dicembre 2021 e conta di concludersi entro la primavera del 2022, è ambizioso (circa 1 milione di euro) e si basa su un modello di raccolta innovativo. La campagna sarà infatti suddivisa in due diverse fasi: la prima, chiusa e riservata agli attuali soci del birrificio ed alcuni grandi player finanziari selezionati; la seconda, attesa per l’inizio del 2022, dedicata ai potenziali nuovi soci del territorio.

“Con questa campagna vogliamo rispondere al crescente interesse, riscosso negli ultimi mesi, da parte di piccoli e grandi investitori del Friuli Venezia Giulia e del vicino Veneto – spiega Andrea Menegon, direttore generale di 620 Passi -. A supporto del progetto, abbiamo lanciato una speciale iniziativa rivolta a tutti: si tratta di un pack di degustazione natalizio, disponibile online al costo di 20 euro, che include una selezione di 3 nostre birre artigianali da 75 cl, 3 bicchieri omaggio e un codice univoco. Questo codice consentirà, a chi acquista o regala il pack, di accedere alla Community 620 Passi e ricevere l’invito alla seconda fase della campagna di raccolta. Si tratta di un’opportunità unica per entrare a far parte della nostra realtà”.

Ampliare lo stabilimento di Gorgo.

Scopo della nuova campagna 620 Passi è raccogliere le risorse per completare l’ampliamento della capacità produttiva dello stabilimento di Gorgo di Latisana, in vista della crescita commerciale che punta a triplicare entro la fine del 2022. “Le previsioni di fatturato di quest’anno ci anticipano una chiusura al +70% rispetto al 2020 –  commenta Riccardo Caliari, presidente di 620 Passi -. Con i fondi raccolti in occasione della nostra prima campagna abbiamo investito nell’acquisto di nuovi fermentatori, che ci hanno permesso di sostenere la richiesta di prodotto e raddoppiare la capacità produttiva rispetto all’anno scorso. Ma il piano di sviluppo del prossimo biennio richiederà un impegno ancora maggiore”.