Gli hotel di Lignano fanno un primo bilancio dell’estate, presenze in calo fino al 50%: “Bene agosto, ma non basta”

Panoramica di Lignano Sabbiadoro

Calo di presenze negli hotel di Lignano.

Un agosto positivo, ma non sufficiente a salvare la stagione estiva. È questo il polso della situazione a Lignano Sabbiadoro quando l’estate si avvia alla conclusione. Mesi non facili, vista l’emergenza sanitaria legata al coronavirus, ma che dopo una partenza a scoppio ritardato qualche soddisfazione, in termini di numeri, l’hanno data.

Ma negli hotel della località balneare friulana com’è andata? “Agosto è stato un mese buono, si è vista una ripresa anche del mercato austriaco e tedesco – premette Chiara Zilli, presidente della Associazione operatori Lignano -. Ma, almeno per quanto riguarda Pineta, ciò non aiuta a recuperare quanto perso. La stagione non è stata delle migliori”. Zilli snocciola anche un dato numerico: “Gli alberghi hanno maturato un 50% di presenze in meno rispetto allo scorso anno. Ricordiamo che fino al 15 giugno i confini con l’Austria sono rimasti chiusi e prima che la stagione ripartisse siamo arrivati a luglio. In pratica, due mesi persi”. Ora, comunque, la gente è ritornata e la percezione di sicurezza offerta da Lignano è alta: ciò aiuta sicuramente ad attirare visitatori.

Molti gli italiani ancora in zona per qualche giorno di vacanza. Che settembre si aspetta la presidente dell’Associazione operatori Lignano? “Gli austriaci sono tuttora presenti, ma dalla prossima settimana ci sarà un drastico calo – spiega Zilli -. In generale, sarà un mese più sottotono rispetto agli altri anni. Il rialzo dei casi di Covid fa sì che molti chiamino dall’estero il mio hotel (il Daniele, ndr) per chiedere se ci siano nuove restrizioni. Altri hanno paura che si richiuda nuovamente tutto. Molti, insomma, sono sul chi va là – conclude – e preferiscono magari rimandare la vacanza nel 2021”.

“Agosto è stato un mese quasi normale – commenta Enrico Guerin, presidente mandamentale di Confcommercio -, con buon afflusso di gente, alta occupazione nelle strutture alberghiere e spiagge da tutto esaurito, specie nel weekend. Però, questo non controbilancia un giugno inesistente e un luglio al ribasso rispetto agli scorsi anni. Sono mancati gli stranieri. Agosto ha aiutato a salvare il salvabile, ma non tutta la stagione”. Numeri ancora non ce ne sono, perché i conti si faranno a fine stagione, ma una prima proiezione c’è: “Parlando con i colleghi albergatori – spiega Guerin – si prevede un calo del 50% delle presenze e del 60-65% del fatturato per quanto riguarda a Sabbiadoro. A Riviera dovrebbe essere andata leggermente meglio, con un decremento del 30% di presenze e 45 giorni di pieno consecutivo fra luglio e agosto”. A cavarsela meglio è stato chi ha offerto più servizi, come ristorante, piscina e ombrellone.

Quali aspettative per settembre? “L’assenza di manifestazioni sportive di rilievo come negli scorsi anni – precisa il referente di Confcommercio – non depone a nostro favore. Non sarà un mese che salverà la stagione. Speriamo in qualche “last minute”, ormai è diventato difficile programmare e si lavora alla giornata”. Gli stranieri, comunque, sono tornati ad affollare le spiagge Fvg e ciò non può che indurre all’ottimismo: “I primi turisti venuti qui dall’estero hanno trovato un’Italia diversa da quella che pensavano e che era stata dipinta su alcuni media – conclude Guerin -. Spagnoli e croati non hanno la nostra organizzazione e questo è un punto a nostro vantaggio”.