È con grande soddisfazione che i gestori dei marina di Lignano Sabbiadoro accolgono la conferma, per l’anno 2025, del prestigioso riconoscimento della Bandiera Blu, conferito a tutti e quattro gli approdi turistici del comprensorio nautico. Si tratta della 39ª edizione del programma internazionale gestito dalla FEE (Foundation for Environmental Education), presente in 60 paesi dei cinque continenti. Non si tratta di un semplice attestato, ma di una certificazione che richiede il rispetto di rigorosi criteri in termini di qualità delle acque con un monitoraggio costante dei parametri chimici e microbiologici, di gestione ambientale con l’adozione di sistemi di raccolta differenziata, risparmio energetico e idrico, di servizi e sicurezza con la presenza di personale qualificato, attrezzature di pronto intervento, accessibilità e di educazione ambientale con la messa in atto di iniziative di sensibilizzazione rivolte ai diportisti e alla comunità locale.
I quattro marina premiati — Marina Punta Faro, Darsena Porto Vecchio, Porto Turistico Marina Uno Resort e Marina Punta Verde a Lignano Sabbiadoro — rappresentano un sistema di circa 2.500 posti barca immerso in ambienti naturali di grande valore, tra acque lagunari e fluviali che disegnano i confini del territorio.
“Da sempre viviamo il programma Bandiera Blu non come un punto d’arrivo, ma come un impegno a migliorare costantemente i servizi offerti ai diportisti in un’ottica di sostenibilità – dichiara Giorgio Ardito, presidente del Consorzio Marine Lignano. I porti turistici che ambiscono a questo riconoscimento sono sottoposti a un rigoroso processo di valutazione che verifica non solo il rispetto dei criteri imperativi, ma anche l’adozione del maggior numero possibile di azioni suggerite dalla FEE come buone pratiche. Essere oggi tra i primi in Italia per numero di Bandiere Blu è motivo di orgoglio e testimonia il nostro costante impegno nella gestione sostenibile delle infrastrutture e dei servizi”.
Nel tempo, i gestori hanno adottato politiche ambientali mirate dalla gestione efficiente delle acque reflue e dei rifiuti al controllo dei consumi energetici, dalla promozione della salute e sicurezza dei diportisti alla responsabilità sociale d’impresa.
“Questo sistema portuale turistico, con circa 5.000 posti barca complessivi se si considerano anche i Marina di Aprilia Marittima, rappresenta una delle concentrazioni più significative di infrastrutture nautiche dell’Alto Adriatico, inseriti in un contesto ambientale di assoluto pregio. Questo risultato posiziona la regione come modello di riferimento per uno sviluppo turistico che sa coniugare crescita economica e rispetto dell’ambiente, dimostrando che la sostenibilità non è solo un obbligo normativo, ma può rappresentare un concreto vantaggio competitivo in un mercato sempre più attento alle tematiche di sostenibilità ambientale – conclude il Presidente Ardito”.