La nuova amministrazione di Manzano controlla le casse e trova un tesoretto da 3 milioni

Molti i fondi ancora in cassa.

Ad ormai quasi due mesi dalle ultime elezioni comunali a Manzano, la nuova amministrazione guidata dal sindaco Piero Furlani ha ormai un quadro dettagliato delle casse comunali. Proprio ieri, infatti, si è tenuto il coniglio comunale, durate il quale si è votato per il consultivo 2018, gli equilibri e assestamenti di bilancio. Tre provvedimenti economici importanti, che sono partiti dalle buone basi lasciate dalla Giunta precedente.

A dirlo è lo stesso assessore al Bilancio, Daniele Macorig: “Per quanto riguarda il bilancio, dal punto di vista numerico non siamo mai stati preoccupati”. Anche perché il consultivo per l’anno scorso si è chiuso con un avanzo di 2,9 milioni di euro, ma ciò significa anche “molta inefficienza, perché una cifra simile significa che le opere progettate non sono state concluse” ha aggiunto sempre Macorig.

Il bilancio di previsione 2018 si è chiuso a 10,5 milioni, mentre il fondo pluriennale vincolato è arrivato a 6,4 milioni. Cifre importanti che, secondo la nuova Giunta, testimoniano inefficienza da parte di chi c’era prima al governo. “Ci facciamo carico di questo e abbiamo già portato, con l’assestamento di bilancio, un’impegno di 700 mila euro per quanto riguarda l’avanzo” ha sottolineato quindi l’assessore. Questi soldi andranno per le demolizioni di piazza del pozzo e l’annesso centro di catalogazione della sedia.

Sul fronte del debito, invece, non ci sarebbe nulla di cui preoccuparsi. Ammonta infatti a circa 3,5 milioni di euro e negli ultimi anni non sono mai stati accessi mutui. L’avanzo quindi non andrà a ripianare questa cifra, ha specificato Macorig, che non rappresenta un problema per le casse comunali. “Questo comunque non significa che sia positivo – ha concluso -, perché le maggioranze devono operare per fare investimenti e non fare cassa”.