Protesta dei comitati contro l’inceneritore di Manzano, appello alla Regione

L’incontro è avvenuto qualche giorno fa.

Si è svolto il 10 luglio un incontro tra il Coordinamento dei comitati territoriali e dei cittadini associati (Cordicom) del Friuli Venezia Giulia e  il presidente del Consiglio regionale, Piero Mario Zanini. Lo ha reso noto lo stesso ente in una propria nota, chiarendo che il confronto si è concentrato sul nuovo inceneritore a Manzano, su cui il Cordicom è sempre schierato contrario.

“Nella sua qualità di garante della massima istituzione regionale – si legge nel comunicato – il presidente ha accolto con grande interesse e competenza le doglianze della delegazione. In particolare la strana proposta di un semplice ammodernamento dell’impianto esistente, già causa in passato di gravi malfunzionamenti al punto da essere stato sottoposto a sequestro dal pm Luigi Leghissa”. 

Inoltre, hanno aggiunto sempre i partecipanti all’incontro, sono state portare le istanze dei residenti. Infatti, l’inceneritore dovrebbe essere oggetto di una “inconciliabile deroga rispetto alle distanze minime dall’abitato previste dalla legge. Resta evidente il pericolo per la salute pubblica, in particolare per le fasce più deboli ed esposte nonché in relazione ad un generale degrado rispetto all’ habitat circostante”.

Il comitato ha chiesto quindi se l’area dove insiste l’impianto esistente sia effettivamente adibita per tale destinazione d’uso sul piano regolatore comunale generale o meno. Infine, si è approfondita la parte tecnologica: il progetto, secondo i suoi oppositori, non avrebbe nessun legame tecnologico con l’esistente, risultando quindi “difficile comprendere che si tratti di semplice variante sostanziale/ammodernamento, dato che l’unica cosa in comune che sarà definita risulterà l’autorizzazione alla gestione”.