Grandinate ma anche temperature elevate: il 2023 è stato il terzo anno più caldo dal 1900

Il meteo di questo 2023 in Friuli Venezia Giulia.

Il 2023 sul fronte del meteo in Friuli Venezia Giulia è stato caratterizzato da fenomeni estremi e temperature record. Si tratta infatti del terzo anno più caldo dal 1900. Dopo un 2022 segnato da un persistente periodo di siccità, il 2023 ha portato con sé un ritorno alle precipitazioni, sebbene con distribuzioni eterogenee su tutto il territorio friulano.

Precipitazioni nella norma, ma con picchi notevoli

Le precipitazioni totali nel corso dell’anno hanno oscillato dai 900-1000 mm lungo la costa ai 1200-1600 mm nella pianura, raggiungendo punte di oltre 3500 mm sulle Prealpi Giulie. Nelle zone alpine interne, si sono mantenute al di sotto dei 2000 mm.

Temperature record.

Il 2023 ha consolidato la sua posizione come il terzo anno più caldo dal 1900, superato solo dal 2022 e dal 2014. La temperatura media annuale a Udine si è attestata sui 14.4 °C. Nonostante questi dati, la percezione generale è che l’anno non sia stato eccessivamente caldo, soprattutto durante i mesi estivi, quando le temperature si sono mantenute vicine ai valori medi climatici.

Inizio con un inverno caldo e prolungamento dell’estate

L’anno ha avuto un inizio con un inverno particolarmente caldo, soprattutto a gennaio, febbraio e marzo, con temperature ben sopra la media. Da aprile a inizio agosto, le temperature sono state complessivamente in linea con la norma, con una certa variabilità. Tuttavia, la seconda metà di agosto e tutto ottobre hanno portato un prolungamento delle temperature estive. Anche a novembre, le temperature sono rimaste in linea con i dati medi climatici, chiudendo l’anno con un dicembre ancora insolitamente caldo.

Grandinate e fenomeni eccezionali.

Il 2023 è stato caratterizzato da eventi meteorologici intensi, tra cui due eccezionali grandinate che hanno colpito la pianura regionale tra il 24 e il 25 luglio. Chicchi di grandine con un diametro massimo fino a 19 cm hanno causato danni significativi, danneggiando tetti, abitazioni e veicoli, e provocando feriti ed evacuazioni. Una grandinata di tale intensità non si verificava in regione almeno dagli anni ’90.

A luglio, forti temporali con venti oltre i 120 km/h hanno attraversato la Bassa Friulana, causando ulteriori disagi. L’autunno ha portato forti piogge, soprattutto tra il 19 ottobre e il 7 novembre, con cumulati notevoli, specie nelle zone prealpine. Libecciate e forti venti hanno causato danni lungo la costa, mentre due episodi di acqua alta a Grado hanno raggiunto livelli significativi il 27 ottobre e il 5 novembre.