Al cippo del cimitero Monfalcone ricorda le sue vittime della Shoah

Il sindaco di Monfalcone condanna l’antisemitismo.

“Conoscere la storia e ciò che è avvenuto è fondamentale come forma di rispetto per chi ha perso la vita in immani tragedie e per evitare di ripetere gli errori del passato. In questo senso il rispetto deve essere uguale per tutti coloro che sono stati coinvolti in immani tragedie”.

Così il sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, in occasione della cerimonia organizzata dal Comune in occasione del Giorno della Memoria, rendendo omaggio in cimitero al cippo dei deportati. Anche Monfalcone ha pagato con la deportazione nei campi di concentramento un alto tributo umano. Oltre cento sono stati infatti i deportati monfalconesi, di cui solo la metà ha fatto ritorno.

“Vicende atroci come l’Olocausto non possono essere rimosse dalla nostra coscienza, perché ciò vorrebbe dire rimuovere il senso della dignità umana che è il nostro patrimonio più importante”, ha proseguito il sindaco, ricordando l’importanza del raccoglimento seppur l’emergenza sanitaria abbia imposto una cerimonia sobria. E ha proseguito: “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, ha scritto Primo Levi, che è sopravvissuto ad Auschwitz e ha testimoniato la sua terribile esperienza. I campi di sterminio, dove si sono consumate le uccisioni contro milioni di persone, restano un monito per tutte le generazioni successive. Una contabilità atroce che non potrà essere più cancellata della storia. L’insegnamento e il monito che ne dobbiamo trarre è quello della condanna verso tutte le situazioni in cui ancora si manifesta lo spettro dell’antisemitismo. Sempre quando prevale l’ideologia della violenza, come oggi avviene con le stragi di matrice fanatica, terroristica e jihadista, il risultato è quello dell’uccisione indiscriminata di persone innocenti”.

Cisint nel suo discorso ha poi sottolineato l’importanza di informare i giovani sulla storia della Shoah, in modo da preservare la memoria delle sei milioni di vittime e di coloro che hanno rischiato le loro vite per aiutare gli ebrei durante l’eccidio. Ha quindi ricordato il progetto promosso dal Comune con il sostegno della Regione, “In viaggio per non dimenticare”, volto a ripercorrere le vicende di coloro che hanno subito persecuzioni e deportazioni. L’associazione teatrale La Stropula ha messo in scena una rappresentazione sulla base di “Destinatario sconosciuto”, romanzo di Kathrine Kressmann Taylor, e ha realizzato un filmato divulgato agli istituti del territorio. Inoltre sulla pagina Facebook della Biblioteca sono pubblicati tre video in cui i Lettori in Cantiere, gruppo di lettori volontari, dà voce ad alcune toccanti testimonianze sulla realtà infernale dei campi di concentramento e sterminio.