Il Consorzio culturale del monfalconese cerca casa per il Centro di conservazione

Avviata a Monfalcone la procedura negoziata per trovare una sede.

Il Consorzio culturale del monfalconese cerca casa per il nuovo Centro di gestione bibliotecaria e conservazione del proprio patrimonio storico, artistico e documentario. Per trovarla l’assemblea consortile ha attivato una procedura negoziata con i suoi enti consorziati e pare che già qualcosa si muova.

Il Consorzio di bonifica della pianura isontina, infatti, in queste settimane ha comunicato la disponibilità di un fabbricato adiacente alla sua sede di via Roma-via Duca d’Aosta a Ronchi dei Legionari, ora adibito a sede operai e ricovero mezzi. Attività, queste, che saranno presto spostate in una nuova struttura all’esterno del centro della cittadina. L’edificio, secondo quanto dichiarato dal Consorzio di bonifica, ha una potenzialità edificatoria di 6 mila e 300 metri quadri e una destinazione urbanistica a servizi. Proposta che si affianca all’altra avanzata a gennaio, stavolta dal Comune di Monfalcone, per la cessione di una porzione dell’ex Albergo impiegati.

L’idea di ricorrere alla procedura negoziata è stata votata con il voto favorevole dei Comuni di Monfalcone, Ronchi dei Legionari, San Canzian d’Isonzo, Fogliano Redipuglia e San Pier d’Isonzo. Si sono astenuti invece i Comuni di Staranzano, Turriaco e Sagrado, come pure il presidente del Consorzio di bonifica della pianura isontina, Enzo Lorenzon, che, condividendo il percorso tracciato dal Cda del Ccm, ha precisato la natura “etica” della sua posizione, avendo l’ente offerto in queste settimane in vendita una sua proprietà nel centro di Ronchi dei Legionari, a poca distanza dalla sede del Ccm stesso.

Il Comune di Monfalcone, il Consorzio di bonifica ed eventuali altri Comuni consorziati che avessero disponibilità di un immobile da vendere al Ccm avranno 30 giorni di tempo dalla pubblicazione della delibera per presentare una proposta di vendita “chiavi in mano”. Vale a dire corredata da proposta illustrativa, cronoprogramma degli interventi da realizzare per la riconversione in Centro di gestione bibliotecaria e di conservazione del patrimonio e quadro economico dell’opera che, in base ai criteri indicati, non dovrà superare il tetto del milione 400 mila euro ottenuto dall’ente dalla Regione per dotarsi della nuova struttura. Il Ccm ha posto invece come limite temporale per la realizzazione dell’intervento quello del 31 dicembre del 2022.

Da parte dell’assemblea nel suo insieme è stata sottolineata l’esigenza di procedere con velocità all’individuazione dell’immobile e all’avvio dell’operazione, indispensabile per fornire una sede adeguata al patrimonio, librario e non, conservato ora nella sede di Villa Vicentini Miniussi e in un magazzino a Monfalcone.