Niente igiene, poca sicurezza, condizioni di lavoro pessime: fermata una nave in porto

Fermata in porto a Monfalcone.

Pessime condizioni di lavoro e di vita, scarsa igiene, poca sicurezza: una nave battente bandiera della Tanzania è stata fermata ieri al porto di Monfalcone dal Nucleo Ispettori Port State Control della Direzione Marittima di Trieste che hanno sottoposto a un’approfondita visita ispettiva l’imbarcazione.

Al termine della visita – nel corso della quale sono state accertate quasi 50 irregolarità – sono emerse gravi condizioni sub-standard in materia di sicurezza della navigazione, condizioni di lavoro e di vita a bordo dei marittimi nonché in materia di riciclaggio delle navi, tali da giustificare la sospensione dell’attività ispettiva.

In particolare, la sospensione dell’ispezione – provvedimento di carattere eccezionale sottolinea il Capitano di Vascello Luciano Del Prete, Direttore marittimo del Friuli Venezia Giulia – è stata determinata dalle pessime condizioni di vita e di lavoro a bordo, con contratti errati e scaduti da tempo, dalle precarie condizioni igieniche, dalla carente preparazione dell’equipaggio nella gestione delle emergenze e dalle rilevanti perdite di olio da vari apparati presenti in sala macchine.

L’Amministrazione di bandiera e l’organismo che ha rilasciato i certificati dovranno pertanto intraprendere le necessarie azioni per riportare la nave a una piena rispondenza ai requisiti delle Convenzioni internazionali applicabili onde consentire la ripresa dell’ispezione della nave che permane all’ormeggio presso Portorosega.