Un progetto per valorizzare l’eredità lasciata dal professor Bianchi

L’impegno del Consorzio culturale del monfalconese.

A fronte del parere espresso dalla Soprintendenza archivistica e da quella archeologia del Friuli Venezia Giulia, il Consiglio di amministrazione del Consorzio culturale del monfalconese ha preso atto che la proposta di realizzazione dell’archivio dell’ente nell’ex albergo impiegati di Monfalcone vada considerata non più percorribile.

Vista la relazione congiunta delle due Soprintendenze, si prosegue dunque lungo il percorso negoziale con il Consorzio di bonifica della Venezia Giulia, che pure ha avanzato una proposta per l’individuazione della sede dell’archivio del Ccm.

Il Cda ha deliberato perciò di richiedere ai Comuni consorziati la disponibilità di personale tecnico che svolga la funzione di responsabile unico di procedimento per conto del Ccm, sia nella fase preliminare di progettazione e negoziazione con il Consorzio di Bonifica della Venezia Giulia, sia nella successiva fase di esecuzione dei lavori.

Nuova convenzione con il Comune di Monfalcone.

Il Cda ha dato anche mandato ai suoi uffici di proporre al Comune di Monfalcone una nuova convenzione in continuità con le precedenti. La proposta terrà conto della richiesta del Comune di elaborare un progetto di valorizzazione degli archivi del professor Claudio Bianchi, a lungo primario dell’Anatomia patologica dell’ospedale isontino e il primo a indagare in regione gli effetti e l’incidenza dell’esposizione all’amianto, e del fotografo Gianni Cividini, che ha documentato l’attività del cantiere navale tra gli anni Venti e Trenta dello scorso secolo, nell’ex albergo impiegati, ricercando eventuali finanziamenti tramite bandi entro il 30 settembre.

La delibera del Cda sarà sottoposta all’assemblea dei soci convocata per il 30 giugno per l’approvazione del rendiconto di gestione 2020. “Con la prossima assemblea – afferma il presidente del Consorzio Davide Iannis – si farà quindi un ulteriore passo verso la conclusione, che auspichiamo possa essere raggiunta nei prossimi mesi, del processo di individuazione della sede degli archivi del Ccm. Nel frattempo la richiesta pervenuta dal Comune di Monfalcone è stata valutata coerente con il percorso di sviluppo delle cellule ecomuseali previste dalle linee d’azione del Ccm e lo stessa può quindi essere inserita tra le attività previste per l’Ecomuseo per il 2021″.