Riaperta la galleria rifugio di Monfalcone come spazio museale.
Una porta sul passato che si riapre con lo sguardo rivolto al futuro: giovedì è stata inaugurata la rinnovata Galleria Rifugio di Monfalcone, trasformata in un moderno spazio museale grazie a un imponente intervento di riqualificazione.
Accessibile dal lato nord di Piazza della Repubblica, attraverso la suggestiva Salita dei Granatieri, la Galleria si presenta oggi con un nuovo tunnel di ingresso e un allestimento multimediale d’avanguardia. Non solo un museo, ma un vero e proprio percorso immersivo nella memoria, pensato per restituire alla cittadinanza un luogo simbolico, legato alla storia e alle emozioni di intere generazioni.
“Restituiamo alla città una parte importante della sua storia“, ha dichiarato il sindaco Luca Fasan durante la cerimonia. “La Galleria Rifugio è stata un luogo di protezione e memoria per nonni, bambini, famiglie intere. Ora, grazie al lavoro svolto, diventa accessibile, valorizzata, parte di un itinerario culturale che abbraccia anche il Museo della Cantieristica e le visite guidate tra Marina Nova e Marina Julia”.
L’onorevole Anna Maria Cisint ha sottolineato la forza simbolica dell’intervento: “Inauguriamo un autentico percorso immersivo capace di far rivivere le storie, i suoni e le atmosfere vissute in questi spazi nei momenti più difficili della nostra storia. È un risultato che nasce da anni di lavoro, passione e impegno. Abbiamo ottenuto oltre 800.000 euro di finanziamento regionale, parte di un progetto più ampio per il rilancio turistico e culturale del Carso“.
Un investimento complessivo di 973.000 euro, finanziato con fondi regionali e risorse comunali, ha permesso di realizzare un allestimento curato nei minimi dettagli: tra gli elementi più suggestivi, una timeline retroilluminata di 13 metri, sagome parlanti di personaggi storici e installazioni multimediali che riportano in vita i racconti dei rifugiati della Seconda Guerra Mondiale.
Un luogo di storia, identità e memoria.
“Con la restituzione alla comunità della Galleria Rifugio, riqualificata come spazio museale, mettiamo a disposizione della collettività un patrimonio di enorme valore – ha detto l’assessore regionale Sebastiano Callari -. Questo luogo, che un tempo salvava vite durante i bombardamenti, oggi ci parla di storia, di identità e di memoria, e diventa un punto di riferimento per una cultura di convivenza e pace, oltre che sito attrattivo per un turismo storico-culturale. La realizzazione di questo progetto appariva quasi visionaria, la sua realizzazione ci rende orgogliosi”.
Massima attenzione è stata dedicata anche alla conservazione del sito: restaurati i cippi monumentali ai Granatieri, rinnovata la scalinata d’ingresso nel rispetto dell’estetica originale e consolidata la galleria naturale verso il Carso con tecniche conservative non invasive.
Tra i momenti più toccanti della serata, la consegna di una pergamena commemorativa a Nanda Sepcich, testimone diretta dei bombardamenti e della vita all’interno della Galleria durante la guerra. La sua testimonianza ha emozionato il pubblico, riaccendendo ricordi e storie tramandate da chi ha vissuto quegli anni difficili.
Dal 13 luglio, ogni sabato mattina partiranno visite guidate gratuite: un’occasione per immergersi in uno spazio dove passato e presente si incontrano, rendendo viva la memoria di un’intera comunità. Prenotazioni già aperte al numero 334 6000121.