Dopo l’aggressione operazione sicurezza negli ambulatori di Monfalcone

Aumentata la sicurezza negli ambulatori di Monfalcone.

Sanitari e pazienti in sicurezza: due le “maxi operazioni” portate a termine in tempi record dal Comune di Monfalcone per garantire l’incolumità delle due categorie, come pronta risposta a seguito dell’aggressione subita da un medico nell’ambulatorio di Casa Albergo.

Nei tre ambulatori di proprietà comunale – presso Casa Albergo, via Pisani e via Valentinis – installati i dispositivi che consentono ai sanitari il contatto diretto con le Forze dell’Ordine nel caso di minacce, operazione affiancata all’implementazione dei sistemi di videosorveglianza degli ambulatori, con visione sui punti di entrata ed uscita.

Questa mattina il sopralluogo presso l’ambulatorio di via Valentinis che ha visto il sindaco Anna Maria Cisint, il comandante della polizia locale Rudi Bagatto, il direttore del Distretto Basso Isontino Carlo De Vuono e il Responsabile Infermieristico del Distretto Basso Isontino Paolo Frittita, verificare la conclusione dei lavori.

I sistemi di sicurezza negli ambulatori di Monfalcone.

Al medico o all’infermiere che si trovasse in difficoltà basterà premere il pulsante – collocato in posizione idonea -, che farà automaticamente partire le chiamate ai Carabinieri e alla Polizia Locale, che verranno avvisati tramite messaggio preregistrato sul pericolo e sulla posizione del minacciato. Meno di cinque minuti di orologio e le Forze dell’Ordine sono sul posto, pronte all’intervento.

Sulla videosorveglianza, il punto di forza “risiede nella connessione diretta attraverso un server tra tutte le Forze dell’Ordine. La videosorveglianza in rete, diffusa su tutto il territorio di Monfalcone, è un deterrente di straordinaria efficacia”, come ha ricordato il comandante della polizia locale di Monfalcone Rudi Bagatto.

Il sindaco Cisint: “Vogliamo medici e pazienti al sicuro”

“Vogliamo medici e pazienti al sicuro – spiega il primo cittadino Cisint – e abbiamo dimostrato che in poco tempo – un mese e mezzo per l’esattezza – si può fornire un’azione seria di supporto ai sanitari.È un modelloche ci auguriamo possa essere replicato in tutte le strutture sanitarie, tra i primi il Pronto Soccorso, a tutela di chi svolge una professione così importante che richiede costante contatto con gli altri”.

Proprio a questo scopo, ieri è partita dal Municipio una lettera indirizzata ad ASUGI, nella quale il Sindaco rappresenta “le preoccupazioni della Città per il recente episodio avvenuto al pronto soccorso di San Polo ed esprimere la solidarietà e l’apprezzamento per quanto quotidianamente viene fatto dal personale medico e infermieristico che, nel caso specifico, ha avuto la prontezza di intervenire con tempestività e competenza” e nella quale chiede all’Azienda Sanitari di dotare il San Polo di “strumenti analoghi a quelli di cui sono stati dotati i tre ambulatori di nostra proprietà”.