Furti e maltrattamenti in famiglia, arrestato un 45enne

L’operazione della polizia.

Personale della polizia di Stato, con il coordinamento della locale Procura e della Direzione Centrale della polizia Criminale, Servizio per la Cooperazione Internazionale di polizia, il 28 ottobre scorso ha tratto in arresto un 45 enne cittadino moldavo, destinatario di un mandato di arresto europeo. Il 28 ottobre scorso, la polizia rumena ha dato esecuzione al mandato di arresto europeo, disposto a seguito dell’ordine di carcerazione emesso lo scorso maggio dalla locale Procura della Repubblica, nei confronti del 45 enne. Il cittadino moldavo deve scontare una pena di quattro anni, 11 mesi e 28 giorni di reclusione, a seguito delle condanne dei Tribunali di Udine e Trento, per fatti occorsi in quelle province, fra il 2009 ed il 2016.

L’uomo, in possesso di un soggiorno in Italia, era residente sino al 2017 a Trento. Il cittadino moldavo è stato condannato per un episodio di furto avvenuto nel 2009, quando in provincia di Trento veniva tratto in arresto, perché con un correo, rubava alcune parti di un mezzo pesante  parcheggiato nella pubblica via. Successivamente veniva indagato e condannato per  maltrattamenti in famiglia, in quanto poneva in essere comportamenti violenti nei confronti della ex moglie. In ultimo, nel 2016, veniva denunciato e condannato in quanto, a Palmanova, a seguito di un controllo, veniva sorpreso a bordo di un furgone, al cui interno venivano rinvenuti numerosi attrezzi agricoli, risultati compendio di furto, presso una azienda agricola della provincia di Trento.   

A seguito di provvedimenti di condanna, le articolate indagini esperite da questa articolazione investigativa, con il concorso della Direzione Centrale della Polizia Criminale, Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, permettevano di accertare che il predetto si era trasferito stabilmente, anche per sfuggire ai provvedimenti giudiziari italiani, nella nazione di origine. La Procura di Udine nel contempo aveva predisposto il mandato di arresto europeo, a cui si dava seguito il 28 ottobre scorso, al confine moldavo/rumeno, durante un controllo di queste ultime Autorità. Sono in corso le procedure estradizionali.