Una nuova vita per le macchine che hanno costruito la fortezza di Palmanova

Le macchine che hanno costruito la fortezza sono state riprodotte seguendo i progetti originali.

Strumenti da ficcar pali, per portar la terra, per alzare l’acqua, da pestare la polvere e dalla lieva nell’asso della ruota, utilizzati nel 1600 per realizzare la Fortezza di Palmanova, sono visibili e appena restaurati in Piazza Grande. Cinque macchine, ideate e progettate da Bonaiuto Lorini, ingegnere militare Veneziano, autore del trattato “Delle Fortificationi”, riprodotte nel 2014 a grandezza naturale seguendo i progetti originali.

È stato infatti presentato oggi in Comune a Palmanova lo studio e il restauro di queste cinque Macchine per costruir Fortezze presenti e visibili in Piazza. All’evento di inaugurazione erano presenti i due studiosi, il mecenate che ha sostenuto il progetto Marco Bruseschi e l’assessore comunale a cultura e turismo Silvia Savi.

: “Abbiamo colto l’occasione della necessità di restaurare le macchine per approfondire gli strumenti e le tecniche con cui venne realizzata Palmanova alla fine del 1500, la sua complessa struttura di stella a nove punte – spiega Silvia Savi, assessore comunale alla cultura – . Uno studio scientifico, filosofico con un corposo sviluppo didattico per far comprendere il grande sforzo e il grande ingegno dimostrato 400 anni fa nel realizzare la meraviglia ingeneristiche che è la Fortezza UNESCO di Palmanova. Invito tutti, soprattutto insegnanti con i loro alunni, a visitare queste macchina, oltre alle mura, anche approfittando delle visite guidate gratuite a disposizione nei prossimi giorni. Ringrazio Lorenzo Marcolini e Pierluigi Del Frate per il grande contributo dato al progetto”.

Il progetto approfondisce gli aspetti scientifici e al contempo filosofici della costruzione di Palmanova con la realizzazione di un volume a cura di Lorenzo Marcolini e Pier Luigi Del Frate e relative schede didattiche dedicate alle scuole.

Oltre a questo, le macchine sono state completamente riqualificate, è stata realizzata una nuova cartellonistica, nuove recinzioni e creati dei modellini funzionanti, stampati in 3D, che semplificano la comprensione delle forze fisiche in atto. Inoltre sono stati realizzati dei pieghevoli informativi multilingue (italiano, inglese, tedesco e friulano), delle nuove audioguide anch’esse plurilingue accessibili tramite QRcode e delle schede didattiche da distribuire ai ragazzi delle scuole in modo che approfondiscano, anche in classe, e poi attraverso una visita diretta, la fisica e la meccanica che sottende alla costruzione della Fortezza di Palma.

Le visite guidate.

Sono previste anche delle visite guidate gratuite alle “Macchine artificiose per costruir fortezze”, a cura della guida turistica regionale Maria Trevisi. Le date previste sono: lunedì 30 ottobre ore 14.30, mercoledì 1 novembre ore 14.30, giovedì 2 novembre ore 14.30, venerdì 3 novembre ore 14.30, sabato 2 dicembre ore 14.30 e venerdì 8 dicembre ore 10.45. Il ritrovo sarà davanti al Municipio, durata 1 ora e mezza circa, partecipazione gratuita.

Il progetto è stato reso possibile grazie al contributo della Regione FVG. Verranno anche comunicate le date di alcune visite guidate gratuite che il Comune organizzerà per far conoscere la Fortezza e le metodologie scentifiche per la sua realizzazione.

La storia.

L’ingegnere militare Lorini fu il nuovo responsabile della costruzione di Palma e nel libro Quinto del suo trattato dedica uno studio sulle scienze meccaniche e l’ordine del facilissimo di fabbricare tutti gli strumenti e macchine artificiose […] e come si possano con poca forza dominare grandissimi pesi. Le macchine del Lorini, nonostante la loro apparente semplicità, esprimono le diverse possibilità di utilizzo in un grande cantiere come quello della fortezza di Palma. Tra le invenzioni più disparate che avevano il compito di utilizzare la fisica meccanica per ridurre lo sforzo dell’uomo, troviamo ad esempio la battipali molto usata nell’attività di laguna, l’impiego del piano inclinato per spostare delle carrette su rotaie che trasportavano la terra dalla fossa fino al culmine del bastione, l’utilizzo della ruota per alzare grandi pesi, lo strumento per alzare la terra e buttarla sopra il terrapieno da costruire, la macchina fatta con ruota e cassette per alzar l’acqua.

I lavori per la costruzione della fortezza di Palma proseguirono fino al 1623, furono ingaggiati 7.000 guastadori, la Serenissima spese per realizzare l’opera 3.500.000 ducati con un’estensione dei terrapieni pari a 2.000.000 di metri quadri.