Rino Marson taglia il traguardo dei 100 anni.
Ha tagliato il traguardo dei cento anni con lo spirito di chi non ha mai smesso di credere nel lavoro, nella solidarietà e nella comunità. Rino Marson, cavaliere del lavoro e figura storica dell’imprenditoria pordenonese, ha celebrato il suo centesimo compleanno il 21 giugno scorso con un gesto di straordinaria generosità: ha annunciato che la sua abitazione verrà donata alla città per diventare una casa di riposo destinata agli anziani.
Secondo quanto comunicato dallo stesso Marson durante la festa, l’edificio – un tempo sede della sua officina in via Meschio – sarà trasformato in una struttura in grado di accogliere dieci persone e sarà gestita dal Comune di Pordenone. L’iniziativa rappresenta il coronamento di una vita all’insegna dell’impegno e della solidarietà. Amici e conoscenti hanno voluto ricordare il centenario non solo come imprenditore brillante ma anche come benefattore. Tra i presenti anche il sindaco Alessandro Basso.
La biografia di Marson, a tratti epica, racconta di un’infanzia segnata da ristrettezze economiche: a 12 anni cominciò a lavorare come calzolaio e a 13 si iscrisse alle scuole serali Galvani, nonostante fosse spesso costretto a impegnare la bicicletta al Monte di Pietà per potersi sostenere. Durante la guerra, un colpo di fortuna lo tenne a Pordenone, evitandogli per un soffio il bombardamento del 1943.
Nel dopoguerra, emerse il suo talento. Nel 1951 fondò l’Officina Rino Marson, specializzata in stampi e meccanica di precisione, collaborando con aziende del calibro di Savio e Zanussi. Marson ha sottolineato come il successo dell’impresa non sarebbe stato possibile senza il sostegno della moglie Santina, sposata nel 1956, definendola un punto fermo nella sua vita.
Anche dopo il ritiro dall’attività nel 1997, Marson ha continuato a donare con generosità. Nel 2009 contribuì con un organo alla Parrocchia di San Francesco, nel 2015 donò 200.000 euro all’Istituto Kennedy per borse di studio e strumentazioni, e ha recentemente fornito un ecocardiografo all’associazione Amici del Cuore.
Durante la celebrazione, il centenario ha voluto rivolgere un consiglio ai più giovani, invitandoli a dormire poco, lavorare molto e trasformare i sogni in realtà. Ha poi aggiunto che il segreto del successo risiederebbe proprio nella capacità di progettare con costanza e agire con determinazione.