Piantagione di marijuana a Ragogna, altri soldi e droga in camera: giovane arrestato

Il giovane è stato arrestato dai carabinieri di Tolmezzo.

Un’indagine durata poche ore, giusto il tempo di approfondire la fondatezza di alcune indicazioni raccolte in Carnia e nella serata dell’8 settembre i militari del N.O.R.M. di Tolmezzo, coadiuvati da personale della Stazione di Tolmezzo, si sono recati a Ragogna, ove, nell’area agricola di pertinenza di un 27enne locale, già noto all’Arma per pregresse vicende legate sempre agli stupefacenti, veniva rinvenuta e sequestrata una piantagione di marijuana di 12 piante circa di varia pezzatura, per un peso totale di 15 chili, che, una volta essiccate e perso l’80% del peso, fruttano 3 chili di prodotto finito, pronto per essere immesso nel mercato illegale.

L’attività di ricerca tutt’altro che terminata è proseguita, sempre a Ragogna, presso l’abitazione di residenza del giovane, il quale, resosi conto della situazione negativa a cui sarebbe andato incontro, ha cercato di impedire ai militari operanti di entrare frapponendosi tra loro e l’ingresso di casa. Scoraggiato nel continuare nell’atteggiamento oppositivo e tranquillizzato, ha assistito alle ulteriori attività degli investigatori di Tolmezzo, prontamente supportati anche da militari della Stazione di Majano chiamati a ulteriore supporto. Nella stanza da letto del giovane veniva rinvenuto altro stupefacente, nello specifico circa un chilo di marijuana già essiccata, 3 panetti di marijuana pressata per un totale di 300 grammi, 120 grammi di hashish, una dose di cocaina, un bilancino di precisione e oltre 6.000 euro in contanti, quasi tutti in taglio da 20 e 50.

Al termine delle formalità di rito il giovane è stato accompagnato presso la Casa Circondariale di Udine a disposizione della Procura della Repubblica di Udine.  Sono tutt’ora in corso accertamenti da parte dei militari del N.O.R.M. della Compagnia carabinieri di Tolmezzo, al fine di individuare dove lo stupefacente sarebbe stato spacciato e specialmente quali sarebbero stati i compratori, probabilmente piccoli spacciatori, nel tentativo di stabilire quale sia il bacino sia territoriale che sociale nell’ambito del quale sarebbe stata smerciata la droga sequestrata che avrebbe fruttato, in totale al dettaglio, un ricavo alla vendita di circa 40.000/50.000 euro.