Gli studenti di Sacile a lezione di legalità con i carabinieri

L’incontro tra i carabinieri e gli studenti di Sacile.

Sono in corso, in queste settimane, incontri sul tema della legalità con gli studenti degli Istituti secondari promossi dai Carabinieri del Comando Provinciale di Pordenone. Lo scorso 18 gennaio i Carabinieri di Sacile hanno interagito per tre ore con gli studenti delle terze classi della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo di Sacile sul tema delle dipendenze e sulla problematica della diffusione delle sostanze stupefacenti tra i giovani. Tramite la proiezione di slide e video sono state approfondite le caratteristiche e la pericolosità delle sostanze più comuni nonché la normativa che regola e punisce comportamenti illeciti.

Gli studenti si sono mostrati interessati e hanno interloquito con i militari sui danni fisici provocati soprattutto al cervello e le drammatiche conseguenze psicologiche e sulle relazioni sociali che l’uso di droghe comporta. Il messaggio lanciato dai militari dell’Arma è di non pensare di poter controllare l’uso di droghe perché poi sono loro che prendono il controllo: “Mantieni il controllo della tua vita!”. In data odierna, invece, i Carabinieri di Sacile e Caneva hanno incontrato gli studenti delle terze classi della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo Statale “Andrea Zanzotto” di Caneva per affrontare le problematiche legate al bullismo e cyber bullismo.

Sempre tramite la proiezione di slide e video, sono state approfondite le dinamiche sociali, soprattutto in ambito scolastico, con le quali avvengono episodi quali sopraffazioni, emarginazione e diffusione di pettegolezzi. Gli studenti sono stati invitati, qualora siano vittime o assistano a episodi di bullismo, a chiedere aiuto ai genitori, agli insegnati e alle forze dell’ordine, sia presentandosi direttamente in caserma, sia contattando, in qualsiasi momento, il numero di emergenza 112. È stata anche illustrata la normativa che disciplina l’età minima per poter utilizzare i social network (14 anni), nonché le responsabilità connesse con l’uso degli stessi e i reati in cui si può, anche se minorenni, incorrere. Gli studenti, che hanno rivolto molte domande soprattutto riguardo alle norme che regolano la condivisione di contenuti sui social network, sono stati messi in guarda anche sui pericoli insiti nella navigazione in rete.