Alla proiezione del film con le divise naziste: scoppia il caso

Un gruppo di persone si è presentato alla proiezione del film “Comandante” indossando delle divise naziste.

E’ diventato un caso a Spilimbergo quello accaduto martedì 5 dicembre al cinema teatro Miotto, quando per la proiezione del film “Comandante”, un gruppo di persone si è presentato indossando delle divise naziste. La pellicola, diretta da Edoardo De Angelis e interpretata da Pierfrancesco Favino, narra le vicende di Salvatore Todaro, comandante del nuovo sommergibile Cappellini.

Tutto è nato da un post sui social di Bruno Cinque, esponente locale di Fratelli d’Italia e dell’associazione culturale Erasmo da Rotterdam. “Durante la proiezione del film “Comandante” abbiamo presenziato per una comparsa scenica con alcuni elementi delle associazioni d’arma e alcuni amici che fanno parte di un gruppo storico”.

Sinistra Italiana annuncia un’interrogazione parlamentare.

Una spiegazione che però non è bastata al segretario regionale di Sinistra italiana, Sebastiano Badin, che ha annunciato un’interrogazione parlamentare per fare chiarezza sulla vicenda. “La scusa dell’interesse storico per vestirsi da nazisti non regge, non ci prendano in giro. Non è accettabile che durante la proiezione di un film si presentino figuranti di estrema destra. A questi figuranti nostalgici casualmente non passa mai per la testa di vestirsi da soldati dell’Armata Rossa, da Angloamericani o da Jugoslavi ma cascano sempre nelle uniformi nazifasciste. Il tutto con la complicità idelogica della giunta comunale e con la scusa di un film che lava le coscienze con lo stereotipo degli “italiani brava gente” come se rastrellamenti, colonialismo, armi chimiche non abbiano fatto parte della storia più buia delle nostre forze armate. Non possiamo rimanere indifferenti a questa azione che mina l’antifascismo e la democrazia delle istituzioni, e presenteremo un’interrogazione parlamentare.

Divise naziste a Spilimbergo: Serracchiani: “Identificateli”

 “Ha un aspetto grottesco e preoccupante la messa in scena con divise naziste organizzata a Spilimbergo da esponenti di destra al film Comandante – commenta la deputata Debora Serracchiani – . Ieri sera le forze dell’ordine sono state fatte intervenire a Milano per identificare un cittadino che in teatro lancia un grido antifascista e quasi contemporaneamente un gruppo di cittadini possono presentarsi in un teatro in Friuli vestiti da militari della Whermacht, senza che nessuna autorità abbia da dire o fare nulla. Chiediamo al ministro Piantedosi quale criterio si sia applicato nel primo caso e quale nel secondo”.

“Il fatto che il gesto sia pure stato rivendicato con orgoglio sui social da un esponente di Fratelli d’Italia – prosegue Serracchiani – lascia interdetti sui valori di riferimento di chi ha organizzato la messa in scena. Non si tratta di gridare ‘al lupo’ ma di prendere atto che è in atto uno scivolamento rispetto ai principi fondativi della Repubblica e che sempre più si tollerano rievocazioni in chiave positiva di un passato sciagurato. E per chi si dichiara antifascista c’è un sorriso di compatimento oppure – conclude – l’identificazione”.