Gli studenti di Spilimbergo raccontano il Tocai al Vinitaly

Può una pianta contribuire allo sviluppo socioeconomico di una zona vasta e complessa come la Destra Tagliamento? Sì se quella specie vegetale si chiama Tocai e venne impiegata come vite regina nella conquista delle terre più difficili da coltivare del Friuli occidentale.

L’interessante ricostruzione storica è stata presentata al Vinitaly di Verona da quattro giovanissimi studenti dell’Iis di Spilimbergo e dal loro docente Umberto Massaro. Quest’ultimo ha accompagnato i propri allievi Asia Clarin, Mattia Fratta, Federico Giacomini e Elia Tolusso negli archivi del consorzio di bonifica Cellina Meduna. Qui, tra quasi un secolo di incartamenti e dossier vari, è stato raccolto tutto il materiale disponibile sul Tocai, sparito dalla terminologia ufficiale negli anni Duemila dopo una battaglia internazionale con la regione ungherese del Tokaj.

Ne è nato un libro con la prefazione dell’assessore regionale Stefano Zannier e della dirigente Lucia D’Andrea, proposto alla recente kermesse veronese del vino. Scorrendo le pagine degli alunni dell’istituto spilimberghese ci si imbatte in curiosità e aneddoti di rilievo come i due pranzi ministeriali organizzati a Maniago rispettivamente nel 1939 e nel 1956: il primo appuntamento con gli esponenti del Governo nazionale non registrava alcuna bottiglia di Tocai a tavola mentre nel corso del secondo rinfresco era questo il più rinomato e richiesto. “Fu il pioniere dell’agricoltura friulana Cesare Grinovero a capire l’importanza di questa specifica vite per il miglioramento delle terre del Friuli occidentale da parte del consorzio Cellina Meduna, ancor oggi impegnato nella valorizzazione dei campi grazie all’estensione della rete irrigua”, hanno spiegato i ragazzi dell’Iis e il professore Massaro, noto per la propria passione per la storia della contadinanza.