Un Apu Udine incolore soccombe sul campo di Rimini e chiude terza la prima fase

La partita dell’apu Udine nel campionato di Legadue

Una brutta Apu Udine esce sconfitta dal parquet di Rimini 78 a 73. Punteggio che poteva essere molto più netto a favore dei romagnoli se non ci fosse stata una reazione finale dei friulani, mai però ritornati realmente a contatto. Per i ragazzi di coach Vertemati ancora una prestazione insufficiente in trasferta, sesta sconfitta su undici partite, troppe per pensare di ambire al sogno promozione. L’Apu chiude il girone di ritorno del suo raggruppamento al terzo posto con 15 vittorie e 7 sconfitte, sei punti dietro Forlì e quattro dietro Bologna. Ora inizierà la seconda fase ad orologio con dieci partite da giocare affrontando le squadre del girone verde con sicure trasferte a Trapani e Cantù.

Udine senza Alibegovic, rimasto a casa per una sindrome influenzale, tiene botta nel primo quarto chiudendo sotto 24 a 22, subendo tanto dentro l’area da Justin Johnson a quota 12 dopo dieci minuti. Il secondo quarto è un incubo per i friulani che sbagliano quasi tutto segnando solo 10 punti e subendone 25. Il punteggio segna un eloquente 49 a 32 all’intervallo e sostanzialmente la partita è già finita nonostante il miglior Marcos Delia della stagione. Nella ripresa Udine non riesce a riavvicinarsi nonostante trovi un po’ più spesso il canestro, soprattutto con Clark e Caroti. L’Apu arriva a meno cinque quando mancano solo 54 secondi alla sirena finale, ma due liberi di Marks riportano a più sette Rimini e chiudono la partita. Top scorer Jason Clark con 18, 16 a testa per Marcos Delia e Lorenzo Caroti.

Seccato e deluso a fine partita coach Vertemati: “Rimini è una squadra in fiducia, stasera ha vinto la quinta partita delle ultime sei. Noi abbiamo perso la partita nel primo quarto anche se il parziale direbbe che l’abbiamo persa nel secondo. Nel primo quarto abbiamo subito 7-8 canestri in uno contro uno consecutivi, non abbiamo messo fisicità e abbiamo fatto prendere fiducia agli avversari. L’approccio alla partita non è stato adeguato. In attacco siamo stati bravi, ma siamo stati scolastici e in questo momento della stagione bisogna finirla di essere scolastici e bisogna andare in campo all’arma bianca, soprattutto in trasferta. Mi girano un po’ le scatole per come abbiamo giocato però è ancora lunga la stagione”

Cerca di rincuorare i suoi il presidente Alessandro Pedone: “Una partita difficile da decifrare: abbiamo giocato seriamente poco più di un tempo, perdendo solo di 5 e sbagliando l’enormità di ben 10 tiri liberi. Siamo entrati in campo matematicamente terzi e questo secondo me ha inciso, poi dopo il parziale shock subito nel secondo quarto, nonostante la squadra non abbia mollato mai, non abbiamo riacciuffato Rimini, che ha vinto meritatamente. Dopo il derby e la vittoria all’ultimo secondo a Orzinuovi, forse abbiamo avuto un calo di tensione o fisico. Siamo solo a metà campionato e ora inizia la parte più importante della stagione, ora ci vuole calma e concentrazione, e cerchiamo di inserire molto velocemente De Laurentiis e Arletti. Ci vediamo tutti al Carnera”.