Dalle prime pedalate a Buja all’oro alle Olimpiadi, un ritratto di Jonathan Milan

Il ritratto del neo oro olimpico Jonathan Milan.

Dalle prime pedalate sulle strade di Buja e del Friuli al sogno olimpico coronato a Tokyo. È una vera e propria favola quella di Jonathan Milan, il ventenne friulano che oggi ha vinto la medaglia d’oro nel ciclismo su pista alle Olimpiadi, nella gara di inseguimento a squadre.

Assieme a Filippo Ganna, Simone Consonni e Francesco Lamon, il “gigante di Buja” (è alto 195 centimetri) ha battuto nella finalissima la Danimarca per soli 166 millesimi, migliorando peraltro con 3’42″307 il record mondiale già stabilito ieri.

Per Jonathan, 20 anni (è nato il 1° ottobre 2000 a Tolmezzo), è il coronamento di una carriera appena sbocciata, ma già ricca di soddisfazioni. Milan è tesserato per la Bahrain Victorious, dopo aver militato anche nell’Asd Sacilese. Ai campionati del mondo di Berlino 2020 ha vinto la medaglia di bronzo nell’inseguimento a squadre, con gli stessi compagni di oggi, mentre a ottobre, agli Europei di Plovdiv, si è aggiudicato due medaglie d’argento nell’inseguimento individuale e in quello a squadre, oltre a un bronzo nel chilometro a cronometro.

Oggi, poi, il doppio capolavoro che proietta già Milan nell’Olimpo di questo sport. Festa grande a Buja per Jonathan, con la piazza e le vie letteralmente “esplosi” dopo il trionfo a Tokyo. Ci sono tutte le carte in regola per un futuro luminoso.