Italiani e sport invernali: una passione da milioni di euro

Che agli italiani piacciano sport da stadio, con il calcio in testa, è più che noto. Quel che tuttavia non si approfondisce mai abbastanza è che esiste tutta una schiera di italiani appassionata di sport invernali, che a loro volta sono in grado di mettere in moto un volume di denaro da diversi milioni di euro. Alcuni possono essere praticati in solitaria e non hanno bisogno di una preparazione particolare, mentre altri diventano oggetto di competizioni capaci di polarizzare l’attenzione di media e pubblico: gli sport invernali, in breve, non sono da meno rispetto ad altri, e buona parte degli italiani questo lo ha capito da tempo.

Le gare invernali che appassionano gli italiani

Esistono degli sport invernali che si confermano come degli evergreen: le competizioni più in vista catturano l’attenzione grazie a grandi nomi e all’interesse che questi riescono a suscitare nel pubblico. Le gare atletiche raccolgono un giro di svariati milioni di euro, grazie anche al settore delle scommesse sportive, poiché su alcuni siti è possibile sfruttare un bonus benvenuto, come quello di 22Bet, senza trascurare poi la galassia di sponsor e dirette streaming che si muovono in parallelo alle competizioni maggiori.

Tra gli sport invernali di più grande interesse non può che confermarsi lo sci, in cui gli sportivi si avventurano in discese sempre più adrenaliniche. Il tutto, ovviamente, a patto di possedere la dovuta preparazione. Un’ulteriore conferma è costituita dallo snowboard, anche se apparentemente in controtendenza rispetto allo sci, al punto che il pubblico gli preferisce con decisione sia il pattinaggio su ghiaccio, sia il trekking con le ciaspole. Queste ultime, poi, si confermano particolarmente adatte per godere dei meravigliosi paesaggi invernali senza trascurare la cura del proprio corpo: da qui, il segreto del loro successo.

Le principali alternative

Esistono ovviamente molte altre attività invernali che possono rivelarsi una valida alternativi a sci e snowboard. Lo sci alpinismo è sicuramente una di queste, valida tanto quanto lo splitboard, che rappresenta la sua variante in snowboard. A caratterizzare lo splitboard è proprio la tavola, che può essere separata in due parti e usata in salita, e ricongiunta come un autentico snowboard per le discese più avventurose ed estreme. Per entrambe le varianti, sia quella su sci, sia quella su splitboard, si rivela fondamentale una forte esperienza pregressa, poiché salire di quota senza la giusta attrezzatura o privi della più opportuna preparazione può rivelarsi rischioso.

Un’ulteriore alternativa allo sci e allo snowboard è costituita dal classico slittino. A polarizzare l’attenzione su questa attività è certamente la sua versatilità, poiché bastano piccole piste per divertirsi, sia in famiglia, sia con amici. Non per nulla, alle volte può bastare una piccola collina, per risalire con lo slittino in spalla e poi lanciarsi in una discesa appassionante e divertente con i propri cari.

Le regioni migliori per gli sport invernali

Per ovvie ragioni, molte delle ragioni preferite dagli italiani per praticare e seguire gli sport invernali si trovano al Nord. Tra queste, spicca certamente il Trentino Alto Adige, con alcune aree di punta come la Val Gardena, la Val di Fassa e la Val Badia: queste zone si rivelano tra le preferite degli italiani per via della qualità della neve e della varietà delle piste disponibili, oltre che per la bellezza dei paesaggi che abbracciano i visitatori e la facilità dei collegamenti disponibili.

Tuttavia, vale la pena precisare che le altre regioni italiane non sono da meno: il trekking con le ciaspole è molto praticato nelle Marche, ad esempio, così come in Liguria, Toscana ed Emilia Romagna. Al contrario, lo slittino risulta molto gradito in Basilicata e Umbria, con picchi significativi capaci di competere con Lombardia e Friuli-Venezia Giulia, che sono le regioni che si distinguono maggiormente per lo sci alpinismo. Infine, a dominare il panorama degli appassionati di splitboard, spiccano senza ombra di dubbio il Piemonte e il Veneto, seguiti molto da vicino dal Trentino Alto Adige e dalla Lombardia.