Imprenditore friulano boss in incognito nella sua azienda: ecco com’è andata

Fabrizio Cattelan, ceo della CDA di Talmassons, ha deciso di passare un giorno come addetto al rifornimento.

Ha preso spunto dal popolare show televisivo “Boss in in cognito”, Fabrizio Cattelan, ceo della CDA, azienda con sede a Talmassons che si occupa della distribuzione di bevande e alimenti. Ma non c’era nessuna telecamera: per Cattelan solo un modo per mettersi in gioco e soprattutto per capire come si vive l’azienda dalla parte del dipendente.

Mi sono alzato alle 6:00 e alle 6:15 ero in azienda pronto per vivere una giornata da addetto al rifornimento – ha raccontato sui social – . Erano 20 anni che non accadeva e ammetto che ero un po’ preoccupato di mettermi di nuovo in gioco e confrontarmi con uno dei miei collaboratori”.

Pensavo fossero cambiate tante cose e poi, mentre la giornata passava, mi sono reso conto che in realtà non molto è diverso anche se, i pochi elementi di differenza, sono importanti e incidono notevolmente sulla giornata lavorativa”. Come ad esempio l’uso del nuovo terminale palmare, “che praticamente viene utilizzato anche per farsi la doccia ancora un po’ ma si sa, la tecnologia e i dati oggi sono elementi importantissimi in tutti i mestieri legati al servizio”.

Una giornata intensa e senza pause se non per un pranzo al self service da 15 minuti. “È stato bello tornare uno di voi e mettermi di nuovo nei vostri panni – continua Cattelan – anche se con lo sguardo diverso di chi guida l’azienda. Guardando in prima persona e da vicino sono riuscito a capire diversi aspetti, alcuni positivi, altri migliorabili con delle azioni future e ne farò tesoro

“Dedicare del tempo è fondamentale per comprendere e per vivere veramente la nostra azienda e la quotidianità di chi ne fa parte e si dedica ogni giorno con impegno e dedizione al suo successo. Per fortuna abbiamo ancora una dimensione tale che ci permette il rapporto umano, la condivisione e il confronto prima del giudizio, ed è stato il motivo che mi ha spinto a scendere in campo con Gioni: capire e non giudicare“, ha concluso Fabrizio Cattelan.