Mille firme contro la variante a Tarvisio: vincono i cittadini, il Comune si ferma

Stop all’iter per la Variante 76 a Tarvisio.

Non hanno esitato a indire una raccolta di firme pur di far valere le ragioni della comunità. E alla fine, dopo aver raccolto oltre 1.000 sottoscrizioni, ce l’hanno fatta. Sono i cittadini di Tarvisio contrari alla Variante 76 al Prgc e che lunedì hanno ottenuto la loro vittoria.

Facciamo un passo indietro. Due anni fa, viene ventilata una nuova variante relativa al cambio di destinazione d’uso da alberghiero/misto a commerciale di un’area sulla Piana dell’Angelo, fra Tarvisio e Camporosso. Siamo a fianco della caserma dei Vigili del fuoco. Qui, nelle intenzioni, sarebbe dovuto sorgere un centro commerciale. Una parte di comunità, però, non approva. Un nuovo supermercato, con annesso bar ristorante e i relativi parcheggi sono alla base del progetto. I cittadini che si oppongono sostengono che l’iniziativa creerebbe un danno al centro storico e, con il cambio di destinazione, si andrebbe contro la necessità di nuovi posti letto, di cui Tarvisio ha “fame” in quanto località turistica.

Giorgio Pirker, Manuela Federici, Giorgio Kaidisch, Paolo Piccinini e Francesco Princi decidono così di diventare promotori di una raccolta firme che dica “no” al progetto. Sono oltre 1.000 i sottoscrittori e la lista viene portata in municipio, all’attenzione del sindaco Renzo Zanette e della sua squadra. L’iter, però, va avanti ugualmente, anche dopo il confronto tra le parti: la variante viene adottata.

Tutto finito? Macché. Lunedì scorso, la maggioranza fa dietrofront: resta tutto com’è. Due anni dopo, il progetto viene accantonato.E oggi gli ideatori della raccolta firme possono festeggiare. “Lasciamo alla politica commenti e speculazioni per quanto riguarda il ravvedimento sulla via di Damasco dell’attuale amministrazione comunale, ma non possiamo esimerci di ringraziare tutti coloro che hanno contribuito, in qualsiasi modo, a questa “piccola” vittoria della democrazia – dicono i cinque promotori -. Nella speranza che serva a futura memoria per evitare nuovi autogol nella programmazione e nella pianificazione del nostro territorio”.