Polizia, campioni dello sport e giovani insieme contro i rischi della rete

L’incontro a Tarvisio.

Questa mattina a Tarvisio presso il centro culturale del Comune, la polizia postale e delle comunicazioni di Trieste e Udine ha incontrato 150 ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado del Tarvisiano accompagnati dai rispettivi insegnanti.

Testimonial d’eccezione, Lara Della Mea, atleta della nazionale italiana di sci alpino appartenente al Centro Sportivo dell’Esercito, medaglia di bronzo nel Team Event dei Campionati Mondiali di Are del 2019, Raffaele Buzzi, atleta della nazionale italiana di combinata nordica appartenente all’Arma dei Carabinieri che ha partecipato a  3 mondiali e 2 olimpiadi e Ylenia Sabidussi  in qualità di guida dell’atleta ipovedente Martina Vozza che ha vinto il  bronzo ai Mondiali Paralimpici di Lillehammer nonché partecipato ai Giochi Paralimpici di Pechino 2022.

La finalità è proprio quella di dare alle nuove generazioni una maggior consapevolezza dei rischi della rete e di diffondere una nuova cultura della sicurezza online. La rete infatti non deve essere demonizzata perché la tecnologia è meravigliosa ed offre moltissime opportunità che bisogna saper cogliere ma purtroppo vi sono anche molti rischi che bisogna conoscere per poter affrontare. Gli esperti della Polizia Postale hanno affrontato i temi del cyberbullismo, delle social challenges, della dipendenza dai social e dell’importanza di tutelare la propria immagine e la propria webreputation.

Sono stati analizzati i temi del rispetto e della solidarietà reciproca con riferimento ai discorsi d’odio contro i più deboli finalizzati a far del male oppure a quelli riconducibili al bodyshaming. I ragazzi hanno dimostrato entusiasmo ed interesse per tutti questi argomenti che toccano da vicino il loro quotidiano, partecipando attivamente all’iniziativa facendo domande e dando alcuni contributi sul loro vissuto.

 I campioni dello sport hanno raccontato il loro uso dei social e le loro esperienze per far comprendere quanto sia importante, nella vita, porsi degli obiettivi, avere la giusta determinazione e fare i sacrifici necessari per raggiungerli. Lo sport quindi anche in questa occasione è accanto alla Polizia di Stato per diffondere i valori della lealtà, del rispetto della persona e delle regole nel mondo reale come in quello virtuale. La Polizia di Stato, in un mondo che sta cambiando ad un ritmo incalzante ed imprevedibile, può costituire per le nuove generazioni una “bussola” sulla quale contare sempre.

Il messaggio è sempre quello di non chiudersi a riccio di fronte ai problemi ma parlare con un amico, un adulto di riferimento ad esempio l’insegnante, il genitore o l’allenatore e anche con la Polizia che ascolta e non giudica e offre consigli pratici per una navigazione sicura e consapevole e per non rimanere impigliati nei rischi della rete.