In Friuli l’innovativa app per coinvolgere i dipendenti dell’azienda

L’app Wi Are viene adottata dalla Web Industry di Tavagnacco.

Industria 5.0 non è soltanto la rivoluzione tecnologica che realizza processi produttivi con l’intelligenza artificiale. In questo frame ricco di macchine, strumenti smart e relazioni aziendali gestite da remoto, esistono valori che pongono l’uomo e l’ambiente al centro.

Obiettivo: welfare aziendale, il ‘ben vivere’ guidato da sostenibilità e inclusione. Sono i paradigmi dell’economia civile, un concetto teorizzato quasi 2 secoli fa e mai pienamente attuato. Come coniugare la capacità competitiva che richiede il mercato di oggi con pratiche di welfare? Sembra impossibile, ma è proprio la tecnologia a dare una mano all’imprenditore 5.0. E’ quello che sta succedendo in Web Industry, digital company di Tavagnacco, dove tutti i collaboratori hanno sul proprio smartphone la app ‘Wi Are’, una soluzione di comunicazione interna per lanciare e condividere news, rilasciare feedback, sostenere la partecipazione al di là della semplice ‘pratica’ che si ha sulla scrivania. O meglio, sul desktop… perché la natura Web Industry è profondamente digital. E, dunque, l’aspetto di ‘Wi Are’ è quello di un social: informale, coinvolgente, orientato all’usabilità. 

“Il progetto rientra nella cura del welfare aziendale su cui continuiamo a investire – spiega il presidente Alessandro Rubini – e punta al rafforzamento di un luogo di lavoro dove i contributi sono proattivi, consapevoli, condivisi”. Un esempio concreto: “Miglioramenti come l’inserimento di monitor più grandi e le sedute ergonomiche nelle postazioni di lavoro, con la consulenza anche di uno specialista, nascono da un ascolto attivo dei collaboratori”, racconta il presidente. 

Cosa accade quando si clicca sull’app? Ogni utente/dipendente può leggere il feed di notizie, per aggiornarsi su quello che accade a livello aziendale, processi e risultati. Un capitolo importante è quello delle survey. “Sono indagini interne – spiega l’ufficio comunicazione di Web Industry – che in forma anonima o meno permettono di raccogliere opinioni e dati su quanto comunicato, elaborando statistiche che ci fanno capire la partecipazione e il livello della partecipazione”. Il sistema è intuitivo: basta lasciare anche solo un emoticon, ogni contributo è un mattoncino da considerare per migliorare l’ambiente aziendale.

A differenza di quanto accade in altri social che isolano gli utenti, la app ‘Wi Are’ ha dimostrato di avere un risvolto nella vita reale notevole: “Stimola il passaparola spontaneamente, genera dibattito, non divide le persone , anzi aiuta a creare sottogruppi, personalizzati e finalizzati a specifici obiettivi”. Il benefit, insomma, è coinvolgere e generare pensiero positivo. Proprio nell’ottica dell’economia civile: crescere insieme, uomo e ambiente. 

La creazione della app è opera del vivace reparto Ricerca&Sviluppo dell’azienda friulana. Per stimolare l’espressione del sentiment, gli sviluppatori hanno arricchito la timeline con messaggi motivazionali. Sono nati così idee collaterali, come progetti di beneficienza o spazi per ringraziamenti, celebrazioni, come è accaduto nel periodo natalizio.  “Per noi è stato prezioso capire fin da subito che la app è utilizzata per fare gruppo, non per creare crepe. Percepiamo che ci fa bene, la nostra consapevolezza è aumentata. Non ultimo: è meno noiosa di una mail e molto più smart”.