Udine si prepara a dire addio alle sue cabine telefoniche: finisce un’era

Addio alle cabine telefoniche di Udine.

Udine si prepara a dire addio alle sue cabine telefoniche. Questo segna l’epilogo di un’era in cui le cabine telefoniche erano una presenza iconica nelle nostre città. Su molte cabine del capoluogo friulano infatti sono già stati affissi i cartelli della prossima rimozione prevista a partire dalla metà di settembre come su quella di via Pradamano, che terminerà il suo servizio il 17 settembre.

In Italia saranno circa 15.000 le cabine telefoniche pubbliche che verranno rimosse. La conferma dell’addio alle cabine telefoniche è giunta direttamente dall’amministratore delegato del gruppo Tim, Pietro Labriola, durante una conference call che ha illustrato i risultati del primo semestre del 2023.

L’approvazione per la rimozione delle cabine è giunta dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcom) lo scorso 23 maggio. L’indagine condotta da Agcom ha rivelato dati sorprendenti: solo lo 0,5% della popolazione aveva utilizzato una cabina telefonica nei 90 giorni precedenti, mentre il 12% non ne aveva mai fatto uso. Oltre l’80% degli intervistati non riteneva più necessario utilizzare questo servizio, e oltre il 70% considerava le cabine telefoniche non più indispensabili.

Via libera dall’Agcom.

Agcom ha anche sottolineato che la copertura radiomobile nelle zone servite dalle cabine telefoniche è “già sostanzialmente completa”, con una percentuale del 99,2%. Considerando anche gli altri operatori, nel 2022 non si è scesi sotto il 99%. Inoltre, il numero di schede telefoniche per telefonia mobile in circolazione, utilizzate dalla popolazione anziché per scopi di domotica e automazione industriale, supera i 78 milioni, una cifra maggiore rispetto alla popolazione del Paese. Questi dati hanno spinto Agcom a rilasciare il nullaosta per la rimozione delle cabine telefoniche pubbliche, seguendo la tendenza di molti altri Paesi europei.

Le cabine che resteranno.

Tuttavia, alcune cabine sopravvivranno. Saranno preservate solo quelle situate in luoghi di interesse sociale, tra cui ospedali, carceri e caserme. Anche 470 cabine collocate nei rifugi alpini, spesso scarsamente coperti dalla rete mobile, rimarranno intatte.

Mentre il progresso e la tecnologia avanzano, il mondo delle telecomunicazioni si evolve, e le cabine telefoniche pubbliche diventano un ricordo del passato, simbolo di un’epoca in cui il telefono di strada era un punto di riferimento per comunicare.