Lotta all’aperitivo “furbo” in centro a Udine: “L’asporto va fatto per davvero”

L’ordinanza che vieta l’asporto furbo a Udine.

Quell’ordinanza aveva fatto venire il mal di pancia a più di qualche barista di Udine. “Ma come? Proprio ora che possiamo stare aperti non possiamo fare l’asporto il fine settimana?”, si sono chiesti, in questi giorni, a colpi di messaggini leggendo il testo del documento con la firma del sindaco Pietro Fontanini. L’ordinanza, valida durante i fine settimana, recita così: “I pubblici esercizi dovranno effettuare esclusivamente servizio al tavolo e solamente negli spazi esterni”. E più avanti aggiunge: “Non potrà essere effettuata somministrazione o vendita destinato all’immediata consumo”.

La spiegazione dell’assessore.

Traducendo ciò che sembra chiarissimo a molti: si può bere solo stando seduti al tavolino. O no? “No, il senso dell’ordinanza è un altro – risponde l’assessore alla Sicurezza Alessadro Ciani -. Recependo le direttive del governo e le linee guida emerse dalla riunione del comitato preposto abbiamo solo vietato l’asporto furbo. Certo, che un caffè da asporto se uno lo vuole se lo può prendere. L’ordinanza nasce per scongiurare lo stazionamento delle persone fuori dai locali con il bicchiere in mano, magari quando i tavolini sono tutti pieni”.

Vietato l’asporto nei weekend a Udine, si può ordinare solo al tavolo: confusione nei bar

Le classiche immagini del capannello di giovani e non solo, che sorseggiano in piedi lo spritz appartengono al passato. “Questo adesso non si può più fare. Quindi, l’asporto è possibile se finalizzato a portarsi a casa il cibo o la bevanda. No, se fatto per prendere in mano il bicchiere, magari in vetro, e restare a bere in prossimità del locale”, conclude Ciani.