Arriva il bando per Caffè Contarena: si punta anche sugli eventi culturali e musicali

Pubblicato il bando del Caffè Contarena.

E’ stato pubblicato sul portale delle stazioni appaltanti della Regione il bando relativo alla gestione del Caffè Contarena per nove anni. I documenti, come pre annunciato dall’amministrazione, sono stati approvati e inviati il 29 di febbraio e, a seguito della pubblicazione sulla piattaforma dell’ANAC, sono ora visionabili sul sito del Comune di Udine e sul portale E Appalti della Regione. Saranno disponibili fino al 19 aprile, quando scadrà la possibilità di fare domanda per la gestione.

Alla gara quindi potranno partecipare anche operatori europei che risponderanno ai requisiti richiesti. L’obiettivo dell’amministrazione udinese, come ribadito dall’Assessore al Patrimonio Gea Arcella, è quello di restituire un luogo storico della città ai cittadini e ai tanti turisti, prendendo ispirazione da quelli che sono i più famosi caffè storici italiani e stranieri.

“Negli ultimi anni il Contarena ha vissuto una storia assai travagliata – commenta l’Assessore al Patrimonio Gea Arcella – . Si tratta di uno dei luoghi più cari agli udinesi e dal grande fascino, ora più che mai grazie ai lavori di riqualificazione. Il nostro auspicio è di renderlo di nuovo un luogo vivo, frequentato, fulcro della vita sociale cittadina, grazie ad una concessione di lunga durata che garantisca l’alto livello del servizio e della qualità dei prodotti offerti. In particolare i prodotti dei menù punteranno sulle nostre eccellenze, auspichiamo in un programma culturale e di intrattenimento degno del luogo”.

Il bando.

Il bando in realtà è solo una parte di un più ampio corpus di documenti, in primis il disciplinare di gara, che stabilisce tutte le regole di partecipazione e anche i criteri di aggiudicazione. Il capitolato di gara invece inquadra il servizio che verrà richiesto tramite la descrizione delle prestazioni del contraente, oltre che vari aspetti giuridici e contrattuali. All’interno degli allegati invece chi vorrà gestire il Contarena troverà tra gli altri planimetrie e visure catastali, l’elenco delle attrezzature e degli arredi a disposizione. Il concorrente sarà facilitato da alcuni schemi (di contratto, di offerta economica, di domanda di partecipazione, etc) e spiegazioni operative per la compilazione della domanda.

La commissione valuterà dal 19 aprile in poi le varie offerte che arriveranno all’amministrazione udinese.

Chi può partecipare.

Gli operatori economici interessati, regolarmente iscritti alla Camera di Commercio, potranno partecipare sia in forma singola che associata ma, condizione imprescindibile, dovranno possedere comprovata esperienza nel settore in servizi analoghi negli ultimi tre anni, in particolare aver eseguito un servizio di gestione bar o servizio ristorazione per almeno due anni di seguito, regolarmente e con buon esito, senza risoluzioni di contratti e un fatturato dimostrato non inferiore a 400.000 euro maturato nel triennio 21-23.

Cosa si può proporre.

Il bando prevede che l’operatore articoli la propria offerta proponendo in primis, obbligatoriamente, un servizio di bar caffetteria, enoteca e pranzi veloci, con particolare riguardo al servizio di somministrazione bevande e snack. Starà ad ogni imprenditore ampliare la possibile proposta con servizi ulteriori, ad esempio la ristorazione e l’organizzazione di eventi culturali e musicali. Sarà valorizzata in fase di valutazione delle offerte anche l’utilizzo dei prodotti locali, in particolare a marchio DOP, IGP e STG, che potranno anche essere promossi tramite la vendita ai clienti.

Caratteristiche del servizio.

Il nuovo Contarena dovrà adeguarsi ai migliori standard europei. Dovrà offrire orari di apertura e servizio molto ampi, sette giorni su sette, festivi compresi, e per almeno 14 ore al giorno.  L’immagine del locale dovrà essere adeguata al complesso monumentale in cui il Caffè è inserito, preservandone anche il nome storico a cui si potrà aggiungere l’indicazione della propria denominazione preceduta dalla parola “gestione”. Gli allestimenti dovranno tenere conto del contesto storico architettonico e artistico e dovranno essere in sintonia con quanto già presente. Il Comune punta anche sulla qualità del servizio: il personale dovrà essere in numero sufficiente, adeguatamente formato, capace di offrire un servizio qualificato a clientela italiana e straniera. Sarà necessario che anche l’abbigliamento di servizio sia consono allo stile del Caffè.

I canoni.

Rispetto alla precedente gestione il rapporto sarà regolato da una concessione di servizi. La concessione, disciplinata dal nuovo Codice degli Appalti, non si limita a regolamentare l’utilizzo degli spazi, ma anche il servizio che verrà offerto alla clientela.

Cambiano anche le cifre da corrispondere al Comune, in virtù della tipologia di concessione ma anche del meccanismo concepito dal Comune per favorire l’avvio dell’attività dell’operatore. Il canone mensile a base di gara equivale a 4.845 euro, ma è suscettibile di rialzo, proposto in sede di gara dal contraente, che sarà valutato in ottica di attribuzione del punteggio.

Il Comune in ogni caso ha previsto un meccanismo di canoni crescenti per il quale il gestore corrisponderà il 50% del canone offerto per il primo anno, il 70% per il secondo e il 90% il terzo anno. Una scelta dettata dall’esigenza di favorire l’insediamento dell’attività e la necessaria fidelizzazione della clientela, dopo chiusura di quasi due anni.

La valutazione.

I criteri di aggiudicazione saranno differenziati in base agli aspetti tecnici ed economici. I partecipanti potranno aggiudicarsi un punteggio massimo di 100 punti, 70 dedicati all’offerta tecnica e 30 a quella economica. Tra i criteri dell’offerta tecnica saranno tenute in considerazione le modalità organizzative ed operative per la gestione del servizio (fra cui la qualità del servizio, la capacità di organizzare eventi culturali e musicali e le capacità di accoglienza per eventuali banchetti e ricevimenti), l’articolazione delle sezioni del menù, sia per la parte di caffetteria ed enoteca, sia per i pranzi che per eventuali altre proposte.

Un punteggio maggiore sarà corrisposto a chi proporrà di valorizzare la gastronomia e i prodotti tipici del territorio (DOC, IGT e STG). Sarà valutato anche l’allestimento dei locali, interamente a carico del gestore, l’informazione e la promozione dell’offerta ai clienti. Ovviamente costituirà un plus l’ampliamento dei servizi in base all’esperienza e alle potenzialità dell’operatore, con l’auspicio che il Caffè si trasformi in un luogo capace di vivacizzare l’offerta culturale e di intrattenimento della città di Udine.