Il batterio che distrugge vite e pomodoro, premiata una studentessa dell’Università di Udine

Premiata la tesi di Gaia Carminati.

Lo studio su un batterio patogeno (il ‘Candidatus Phytoplasma solani’) diffuso in Friuli Venezia Giulia che danneggia la vite, condotto da Gaia Carminati, neo dottoressa di ricerca dell’Università di Udine, ha vinto il premio per la miglior tesi di dottorato in patologia vegetale per il 2023. Il premio è stato assegnato dalla Società italiana di patologia vegetale (Sipav) che annualmente lo attribuisce a giovani ricercatori autori di ricerche nel settore delle malattie delle piante. Carminati è dottore di ricerca in Scienze e biotecnologie agrarie del Dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali dell’Ateneo friulano.

La sua tesi, svolta con la supervisione di Marta Martini, è intitolata “‘Candidatus Phytoplasma solani’: dalla trasmissione tramite insetto al sequenziamento completo del genoma di ceppi che inducono sintomi diversi in pomodoro”.

I batteri patogeni sono agenti biologici che causano la malattia nell’organismo ospite. Il lavoro di Carminati si concentra sullo studio dei ceppi del batterio patogeno che è associato con le malattie “del legno nero” nella vite e “Stolbur” nel pomodoro. L’obiettivo della ricerca è approfondirne la conoscenza in termini di caratteristiche, modelli di diffusione in pianta e diversità genomica.  

I risultati hanno rivelato variazioni nelle sequenze genetiche dei ceppi correlate a sintomi specifici nelle piante infettate dagli stessi. Lo studio ha permesso di ottenere sequenze genomiche complete di quattro ceppi che rappresentano i primi genomi completi della specie ‘Candidatus Phytoplasma solani’ e forniscono una base per comprendere la relazione tra pianta e patogeno.