In bici e a piedi sotto la pioggia, la marcia degli alpini verso l’Adunata

Gruppi di alpini in marcia verso l’Adunata di Udine da tutto il Nord Italia.

Arrivano in camper, in auto, in treno, su furgoncini allestiti perfettamente come solo l’esperienza logistica delle penne nere può fare, ma non solo: la marcia degli alpini verso l’Adunata di Udine si fa anche a piedi o in bici, sotto un tempo inclemente, ma lungo percorsi più lenti, che attraversano i paesi, gli abbracci e l’accoglienza di chi si incontra per strada.

Ieri, ad esempio, da Clusone, in provincia di Bergamo, un gruppo di una quindicina di persone è partito in bicicletta: dovrebbero arrivare nel capoluogo domani, venerdì 12 maggio. E domani mattina dovrebbe iniziare anche il viaggio, sempre su due ruote, di un alpino da Gavardo (Brescia) che punta a fare una tappa unica fino a Udine (meteo permettendo).

Poi ci sono i gruppi che hanno organizzato la trasferta a piedi: in Friuli, le penne nere del Basso Tagliamento sono in marcia da due giorni, con i muli, da Lignano all’Adunata passando per i paesi della pianura. Non sono gli unici: il 7 maggio sono partiti quelli di Preganziol, 112 chilometri a piedi attraverso il Veneto e la nostra regione. “Anche la fatica è un valore” hanno detto. Ieri sono arrivati a Casarsa, dove hanno incontrato gli amici della sezione locale e hanno cantato al centro anziani; stamattina, dopo l’alzabandiera, hanno ripreso il cammino: anche loro dovrebbero arrivare domani presso il Gruppo di Feletto Umberto, dove attenderanno l’arrivo delle altre penne nere della sezione.

Gli alpini del gruppo Casarsa San Giovanni e quelli di Preganziol all’alzabandiera

Un altro gruppo di alpini del Veneto, di chilometri ne fa appena due di meno: 110, da Fagarè della Battaglia a Udine: impermeabili contro la pioggia e nessuna paura. Persino da Bolzano, sono partite a piedi le penne nere: oggi hanno fatto tappa a Santo Stefano di Cadore, accolti con affetto dalla comunità.

Gli alpini partiti da Fagarè in una tappa lungo il percorso

La loro lunga e pacifica marcia sta per finire: Udine è vicina, l’Adunata entra nel vivo e i “fradis” sono pronti a riabbracciarsi e a vivere ancora la grande emozione di ritrovarsi, di raccontare le loro storie e la Storia delle penne nere.