Rissa a Udine, bocciatura bipartisan alle politiche di sicurezza del Comune

La bocciatura alle politiche di sicurezza del Comune di Udine.

Una bocciatura bipartisan alle politiche per la sicurezza del Comune di Udine. È quella pronunciata da Io Amo Udine, movimento civico, e dal Partito Democratico, all’indomani dell’ennesimo episodio di violenza in centro, culminato con la rissa tra una decina di giovani in via Vittorio Veneto.

“Una città in questo modo non la vuole nessuno – premette Alessandro Venanzi, capogruppo del Pd in consiglio comunale -. Non possiamo non rilevare che nonostante la sicurezza fosse uno dei grandi cavalli di battaglia del sindaco Fontanini, la situazione sia addirittura peggiorata. I vigilantes in Borgo Stazione e i 700.000 euro per le nuove telecamere, se nessuno poi le guarderà, non servono a identificare i responsabili dei crimini”. Per risolvere le criticità, Venanzi suggerisce “una maggior presenza delle forze dell’ordine, che fanno un lavoro straordinario ma non sono in numero adeguato. L’esercito in strada? Non è il suo ruolo” aggiunge l’esponente dem, chiedendo al contempo maggiori politiche amministrative per favorire residenzialità e attività economiche.

Dal capogruppo Pd arriva anche una riflessione sul ruolo della Polizia locale “dalla quale mi aspetto una vigilanza più attiva: non comprendo perché si multino le attività dove viene sorpreso un cliente a finire un bicchiere di vino alle 18.01 e, dall’altra parte, non si occupino di fenomeni come quelli di ieri. Ci troviamo in una città più insicura e trasandata”. E anche tra i cittadini cresce la preoccupazione: “La situazione di un quartiere bellissimo come quello delle Magnolie, ma anche di via Aquileia, è sotto gli occhi di tutti. Dopo le grandi promesse in campagna elettorale – conclude Venanzi – ci troviamo di fronte a un fallimento”.

Non meno dura è anche Daniela Perissutti, presidente di Io Amo Udine. “In pochi giorni i cittadini udinesi sono stati vittime incolpevoli di un cittadino marocchino che ha utilizzato il parcheggio di un supermercato come un autodromo dove poter sgommare e fare testacoda in mezzo ai passanti, di una rissa tra due pakistani in viale Leopardi finita con un accoltellamento in pieno giorno e infine dei fatti di ieri che hanno fatto oltrepassare ogni limite tollerabile – attacca -. Questi sono fatti tipici della cosiddetta “sicurezza urbana” che deve essere assicurata dalla polizia locale, troppo concentrata, secondo le priorità evidentemente ricevute dalla giunta comunale, sul fare cassa attraverso sanzioni ad automobilisti e titolari di partite Iva”.

Nonostante – rimarca ancora la presidente – l’enorme quantità di denaro dei contribuenti spesa per la Polizia locale “l’unico vero risultato ottenuto è stata una collezione di “photo opportunity” dell’assessore, buona certamente per la propaganda ma poco utile ai cittadini”. Perissutti è lapidaria: “Il sindaco Fontanini e l’assessore Ciani sono riusciti nel poco invidiabile risultato di fare peggio della precedente giunta di sinistra. Considerato che il mandato amministrativo scade tra due anni – conclude – il sindaco abbia almeno la lucidità di emettere un “Daspo” politico al suo assessore, revocandogli le deleghe per manifesta incapacità di assolvere il suo compito”.