Il Contarena chiude, sotto il cartello si accende la discussione

Le scritte degli udinesi sul cartello che comunica la chiusura del Contarena.

Dopo la chiusura del Cafè Contarena non si ferma la discussione a Udine su un caso che ha tenuto banco per anni in città.

Porte chiuse oggi sul locale che all’ingresso mostra il cartello che comunica la liquidazione della Spitz Time, la società che gestiva il Caffè. Sotto alcuni udinesi hanno voluto esprimere il proprio parere sulla vicenda tra chi sta con il comune e chi con i gestori del Contarena.

“Contenti?” domanda sarcasticamente uno. Sotto la risposta, un secco “Si” da parte di un altro udinese. “Se si paga non si chiude” sostiene la scritta che dà ragione al Comune, mentre un’altra recita “Ecco come uccidere la città“.

La notizia della chiusura ha attirato anche l’interesse di molti imprenditori che si sono fatti avanti per la nuova gestione del locale. Il primo è l’imprenditore udinese udinese Diego Giordano, gestore del Ristorante Pizzeria Biffi, che ieri ha scritto al sindaco Pietro Fontanini ed all’assessore Laudicina rendendosi disponibile. Il secondo che potrebbe essere interessato è Giuseppe Faggiotto, che gestisce già diversi locali storici nella nostra regione, tra i quali la pasticceria Peratoner a Pordenone, il caffé degli Specchi, il Caffè Tommaseo, e La Bomboniera di Trieste.