Si studia il coronavirus anche a Udine con il nuovo laboratorio di genomica

Primo laboratorio di genomica all’Università di Udine.

Ha scelto di fare un investimento tecnologico importante puntando sull’acquisizione di strumentazioni all’avanguardia per creare la sua prima piattaforma di genomica. E così, il dipartimento di area medica dell’Università di Udine (Dame) ha ufficialmente dato il via alle attività di ricerca del suo primo laboratorio dedicato al sequenziamento del genoma. Dotata di strumentazioni di ultima generazione, la struttura, attualmente collocata presso i locali del dipartimento in piazzale Kolbe, permetterà di fare ricerca di altissimo livello e rispondere a sfide importanti in ambito medico, biomedico e in molti altri settori ancora.

“Questa nuova realtà rappresenta un significativo potenziamento delle nostre possibilità di analisi dei patrimoni genetici e di tutto ciò che ad essi è collegato, sia per quanto riguarda la ricerca che la diagnostica molecolare di base”, spiega il professore Giuseppe Damante, direttore dell’Istituto di Genetica Medica- Azienda sanitaria Universitaria Friuli Centrale e tra i responsabili della piattaforma.

Ion Chef e Ion S5 Genestudio Systems sono dunque i due strumenti attorno ai quali è stato possibile costruire il laboratorio, coadiuvato dalla piattaforma di bioinformatica. Due grandi macchine imprescindibili l’una dall’altra se è vero che alla prima spetta la preparazione automatizzata del campione da sequenziare mentre alla seconda il sequenziamento vero e proprio. Versatilità e possibilità di effettuare centinaia di analisi di sequenziamento di Dna contemporaneamente. Notevoli dunque i vantaggi delle macchine grazie alla tecnologia Ion Torrent che le caratterizza e che ne fa un unicum in regione.

Straordinarie anche le possibilità di ricerca garantite dalla piattaforma già pronta a supportare progetti attivi presso il dipartimento e legati, tra gli altri, all’invecchiamento, per comprenderne i complessi ed eterogenei meccanismi e intervenire sulle malattie più frequentemente associate, come i tumori, puntando con sempre più determinazione allo sviluppo di una medicina personalizzata e anti-cancro di precisione.

“Attraverso un lavoro sinergico del dipartimento e dell’Azienda sanitaria abbiamo già sviluppato un modello tridimensionale, definito organoide, per lo studio in laboratorio dei tumori del colon”, spiega il corresponsabile della piattaforma, professore Gianluca Tell, delegato alla ricerca del Dame. E se il futuro si preannuncia decisamente promettente, il presente non è certo da meno. “Abbiamo iniziato da poco il sequenziamento del genoma del coronavirus Sars-Cov-2 in pazienti afferiti all’Azienda sanitaria Universitaria. L’obiettivo è capire se questo virus ha acquisito nuove mutazioni. I primi risultati arriveranno fra un paio di settimane”, conclude la dottoressa Catia Mio, biotecnologa presso il laboratorio.