Meno cittadini, ma più richieste: i servizi sociali aiutano quasi 10mila persone tra Udine e l’hinterland

I dati dei Servizi Sociali di Udine e dell’Ambito.

Calano gli abitanti di Udine, ma non le richieste ai servizi sociali, anzi: gli utenti dell’Ambito Friuli Centrale, che comprende il capoluogo e i Comuni di Campoformido, Martignacco, Pagnacco, Pavia di Udine, Pasian di Prato, Pozzuolo, Tavagnacco e Pradamano, sono quasi 10mila.

Di questi 7.190 nella sola Udine, che registra in proporzione il 10% in più di accessi rispetto ai comuni limitrofi. C’è quindi una maggiore fragilità socioeconomica e relazionale in città rispetto all’hinterland.

Chi sono gli utenti dei servizi sociali di Udine.

La metà delle persone che fruiscono dei servizi sociali udinesi sono adulti (50,08%), il 34,60% è over 65, il 15,31% è under 18. Sul totale dei residenti il pubblico più servito in proporzione è quello degli anziani, con un totale di 9,57% di persone in carico ai servizi sociali sul totale degli anziani residenti. Rispetto al resto della Regione l’ambito del Friuli centrale riscontra uno dei dati più alti di popolazione servita: il 6,3% rispetto al totale. Un dato che viene superato solo dall’area del Noncello (6,9%) e che pareggia quello della Bassa Friulana (6,3%). In tutta la regione si può osservare una media di 5,2% di popolazione servita rispetto al totale.

La distribuzione delle risorse.

L’impegno economico nell’ambito nella fornitura di servizi, interventi e prestazioni alla popolazione è per il 2022 di oltre 27 milioni di euro. Di questi il 35% viene destinato all’area anziani, la stessa percentuale viene utilizzata per l’area minori e della famiglia, il 10% per gli adulti, il 18% per il funzionamento del servizio e il 2% residuo per altre spese.

Quali sono i servizi più richiesti.

Andando a scandagliare nel dettaglio i servizi nell’area dei minori ritroviamo il servizio socioeducativo territoriale, le rette di inserimento per i minori in comunità, il servizio sociopedagogico per famiglie vulnerabili, i contributi per l’abbattimento rette degli asili nido, il trasporto disabili, la promozione dell’affido e sostegno alle adozioni.

Le quote destinate all’area dell’utenza adulta invece vengono investiti per progetti contro la grave marginalità, gli albergaggi per persone in difficoltà, il fondo sociale dell’Ater, la mediazione interculturale e il tutoraggio economico, i progetti contro la devianza e il fondo per l’autonomia possibile. La stessa voce il fondo per l’autonomia possibile, sostiene la vita indipendente e la salute mentale anche degli anziani. In questo ambito troviamo anche le spese per l’amministratore di sostegno.

Per quel che riguarda l’area minori il maggior numero di famiglie servite afferisce all’abbattimento delle rette dei servizi di prima infanzia. A Udine sono 1.000 i nuclei che beneficiano dell’integrazione rette per l’accesso servizi prima infanzia, per il 35% della spesa totale destinata ai minori. Spese ingenti anche per le rette relative all’inserimento dei minori in comunità (35% del totale) e per il servizio socioeducativo territoriale (22%).

I due servizi più utilizzati dall’area adulti riguardano l’abitare, con 231 persone servite a Udine e 238 nell’ambito e l’accompagnamento educativo, con 123 gli utenti a Udine e 130 nell’ambito. Le risorse maggiori sono destinate al sostegno alla vita indipendente (24%), all’abitare sociale (26%) e ai progetti contro la grave marginalità (15%).

Infine per l’area anziani i contributi per le famiglie, che valgono il 71% della spesa vengono indirizzati a 88 famiglie udinesi e a 1411 dell’hinterland. 443 famiglie di Udine e 641 nei comuni limitrofi ricevono inoltre assistenza domiciliare. Il 27% delle risorse viene anche impiegato per la preparazione e la consegna dei pasti a domicilio.