Donare il sangue è più semplice grazie alla nuova autoemoteca di Afds Udine

La nuova autoemoteca è stata consegnata all’Afds Udine

La nuova autoemoteca stata consegnata martedì 21 giugno all’Afds Udine e, dopo gli adempimenti amministrativi, potrà iniziare a operare sul territorio. ll mezzo è stato realizzato su misura da una ditta specializzata di Somma Lombardo in provincia di Varese, non soltanto in base alle esigenze tecniche che garantiscano la massima sicurezza nel trattamento del sangue, ma anche introducendo le più recenti innovazioni tecnologiche affinché il mezzo assolva nel migliore dei modi alla sua missione.

“Quando nell’autunno del 2020 le restrizioni a causa della diffusione del Covid-19 stavano penalizzando la raccolta di sangue presso i normali centri trasfusionali, è stato evidente a tutti l’importanza di poter contare su un mezzo mobile quale l’autoemoteca – spiega il presidente Roberto Flora -. È nata così l’idea di dotarci di una seconda unità, idea rafforzata quando i numeri ci hanno confermato che l’autoemoteca già in uso era diventata nel frattempo il secondo punto di prelievo nella provincia di Udine. In più abbiamo guardato in prospettiva, ovvero abbiamo studiato il modo migliore per venire incontro a tutti i donatori, specie quelli in attività lavorativa, che hanno difficoltà a recarsi nei centri ospedalieri sia per tempistica sia per distanza della residenza. In sostanza, non abbiamo aspettato la fine della pandemia, ma quando ancora non si potevano fare previsioni sul suo termine abbiamo iniziato a pensare al futuro”.

L’idea è stata sostenuta fin dall’inizio dal Gruppo Danieli, che oltre a finanziare l’acquisto e l’allestimento, ha messo a disposizione anche i suoi esperti tecnici. Sono così bastati appena 18 mesi per commissionare, progettare, realizzare e allestire l’autoemoteca che attende ora, in un concessionario di Pradamano, il via definitivo. 

“Ci auguriamo che gli adempimenti amministrativi siano rapidi come quelli della sua realizzazione perché il territorio ha bisogno della nostra seconda autoemoteca per garantire i livelli di autosufficienza che i nostri volontari hanno saputo garantire anche nel periodo buio della pandemia” conclude Flora.