Importante riconoscimento internazionale per l’ospedale Gervasutta

Una fase della consegna dell'ambito riconoscimento al Gervasutta di Udine, alla presenza del vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi

L’accreditamento internazionale per il Gervasutta.

L’ospedale Gervasutta di Udine è un esempio virtuoso per la cura non acuzie. L’Imrf Gervasutta ha, infatti, ottenuto da parte della Jci, la Joint commission international, l’accreditamento per la sicurezza contro le cadute. “L’Istituto di medicina fisica e riabilitativa ‘Gervasutta’ di Udine è un esempio di eccellenza nella risposta di salute, grazie alla competenza multidisciplinare che i suoi professionisti sono in grado di mettere in campo; è una squadra unita, che lavora al di là delle competenze. L’ottima reputazione di questo istituto è sotto gli occhi di tutti, lo dico orgogliosamente”, ha detto il vicegovernatore della Regione con delega alla Salute Riccardo Riccardi durante la presentazione dell’accreditamento ottenuto da Jci, la Joint commission international, per la sicurezza contro le cadute. Jci è un’organizzazione senza fini di lucro che opera in tutto il mondo, collaborando con ospedali, cliniche, centri medici accademici, sistemi e agenzie sanitarie, ministeri e università per promuovere standard di cura rigorosi e fornire soluzioni per raggiungere la massima qualità delle prestazioni. Il Gervasutta è l’unica struttura pubblica in Italia ad avere ottenuto questa certificazione.

A illustrare il percorso dell’accreditamento è stato il direttore dell’Infr, Luca Lattuada, alla presenza di diversi professionisti dell’Istituto e del direttore generale dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale, Denis Caporale che hanno ricordato come, durante l’emergenza pandemica, il “Gervasutta” sia stato capace, in sole 24 ore, di riconvertire un’area della struttura in Rsa Covid. Grazie a un team multidisciplinare, l’istituto ha realizzato anche un orto riabilitativo; si occupa di riabilitazione “occupazionale-domestica” prima del rientro a casa e ospita un laboratorio della Sissa. L’Infr si occuperà, infine nel presidio ospedaliero di Gemona del Friuli, dei nuovi 16 posti letto previsti alla Regione per la riabilitazione cardiologica e dei 16 previsti per la riabilitazione neurologica. Il Gervasutta è nato con grande senso di lungimiranza nel 1905 come ospedale per malati infettivi ed è stato ideato come struttura non concentrata con le acuzie. Poi è diventato Centro regionale per traumi cerebrali e disordini neuropsicologici acquisiti e, nel 2014, Centro regionale di terzo livello.