Morto a 39 anni per leucemia, i libri del poeta Maxime Cella donati al quartiere

Maxime Cella è morto nel 2019 per leucemia.

Martedì 17 ottobre, presso la Biblioteca Quartiere “Laipacco-San Gottardo” di viale Forza Armate, è stato presentato ufficialmente il Fondo Maxime Cella, creato grazie ai libri donati dagli eredi del poeta e insegnante morto di leucemia nel 2019.

Sono intervenuti l’assessore all’istruzione, Federico Pirone, Carlo Londero del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Udine e Antonietta Ziani, responsabile della Biblioteca di quartiere di Laipacco-San Gottardo. Il Fondo è stato istituito in seguito alla morte di Cella, scomparso a 39 anni, e conta 1527 tra libri di poesia, narrativa, saggi e dizionari, riviste, tra cui spiccano certamente i “Cahiers du cinéma”, opere liriche in dvd e partiture musicali, per un totale di circa 25 metri lineari.

“Si tratta perciò di un lascito piuttosto ricco, con volumi talvolta rari che garantiscono il valore della collezione e ci restituiscono un’immagine di Cella piuttosto importante dal punto di vista intellettuale. Ad oggi sono usciti in prestito dal fondo già 869 volumi, anche mediante prestito interbibliotecario, un dato che ne fa intuire il valore culturale, mentre molti altri sono consultabili solo tra i locali della biblioteca”, ha spiegato Antonietta Ziani, responsabile della Biblioteca di quartiere Laipacco-San Gottardo.

“Maxime Cella se n’è andato troppo presto – ha detto Pirone -, i suoi libri e le sue idee intellettuali con questo fondo sono ora patrimonio di tutta la comunità, a partire dal quartiere Aurora dove viveva, e chiunque può sentirsi suo erede intellettuale”.

Nel corso della presentazione è toccato poi a Carlo Londero, del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Udine, disegnare una breve biografia di Cella. Nato il 6 settembre 1980 a Reuil-Malmaison (Parigi) da genitori italiani emigrati, ancora bambino si è trasferito in Friuli. Ha studiato all’istituto Zanon, per iscriversi in seguito alla Facoltà di Lingue dell’università di Udine.

Negli ultimi anni di vita insegnava lingue da precario nelle scuole secondarie di secondo grado e presso la casa circondariale di Tolmezzo. Nella sua carriera letteraria Cella ha pubblicato poesie e traduzioni, si è occupato di cinema, di musica e del mondo videoludico.

Dopo la morte, avvenuta il 25 luglio 2019 a seguito di una leucemia diagnosticata soli sei mesi prima, gli amici e la madre dell’intellettuale, erede unica del figlio morta nel 2020, hanno intavolato il dialogo con la Biblioteca Civica “Vincenzo Joppi” di Udine, da subito interessata a una collezione libraria unica e ricca come quella di Cella.

Tra l’estate e l’autunno del 2019, la Joppi è quindi entrata in possesso dei libri e ha dato il via al processo di catalogazione e inventariazione dei materiali, da disporre in seguito presso la biblioteca di quartiere Laipacco-San Gottardo. Queste operazioni si sono ufficialmente concluse e il fondo è finalmente stato presentato, dopo i rallentamenti causati dalla pandemia.