La mostra dedicata al maestro della fotografia Mimmo Jodice fa il pieno di visitatori.
Si è conclusa con un successo straordinario la mostra dedicata a Mimmo Jodice, maestro della fotografia italiana e internazionale, recentemente scomparso, allestita nelle sale del Castello di Udine. L’esposizione, promossa dal Comune di Udine e curata dai Musei Civici, ha totalizzato 26.897 visitatori, un risultato che conferma la straordinaria vitalità del pubblico e l’interesse crescente verso la grande fotografia d’autore.
Il dato è particolarmente significativo perché sostanzialmente pareggia i numeri della mostra “Insieme” curata nel 2023, che aveva registrato 27.321 presenze (dal 18 febbraio al 16 luglio). La mostra dedicata a Jodice – tra aprile e inizio novembre 2025 – ha dunque dimostrato come puntare sui grandi nomi italiani della cultura contemporanea rappresenti una scelta vincente e condivisa dal pubblico, capace di affiancarsi per rilevanza e partecipazione a progetti di respiro internazionale.
“Questa amministrazione ha deciso di puntare su progettualità originali, capaci di coniugare qualità artistica, identità culturale e partecipazione diffusa. La scelta di investire su un percorso che lega grandi nomi della fotografia e alle collezioni permanenti dei Musei Civici si sta dimostrando efficace, come nel caso del maestro Mimmo Jodice che il pubblico, sia locale sia da fuori regione, ha accolto con attenzione e affetto” ha commentato l’Assessore alla Cultura Federico Pirone. “I musei moderni non sono tanto funzionali alle statistiche dei numeri ma in primo luogo sono chiamati ad essere centri di promozione di curiosità, cultura, creatività e pensiero critico, diventando veri e propri spazi in cui è possibile capire e interpretare il mondo da questo laboratorio chiamato Friuli”.
Il Castello in costante crescita
Il Castello di Udine si conferma una delle sedi più attrattive dei Musei Civici, con 35.235 visitatori complessivi nel 2024, in netto aumento rispetto ai 28.454 del 2023 (+23,8%).
Un contributo determinante è arrivato anche dalla mostra “Gianni Berengo Gardin. L’occhio come mestiere”, visitata da 14.770 persone tra il 19 maggio e il 15 settembre 2024. Questa rassegna ha aperto un percorso dedicato alla grande fotografia italiana, di cui la mostra su Mimmo Jodice ha rappresentato la naturale prosecuzione e il consolidamento.
Il 2025 (dal 1 gennaio al 4 novembre) ha già visto 32.971 visitatori. Un numero che si traduce anche in impatto turistico e commerciale per la città.
Ultimi giorni di mostra con numeri da record
Nell’ultima settimana di apertura, dal 28 ottobre al 2 novembre 2025, il Castello ha registrato un flusso continuo e crescente di pubblico: nei sei giorni conclusivi sono stati 1.486 i visitatori complessivi, con un picco di oltre 860 presenze nel solo weekend di chiusura (1 e 2 novembre). Un risultato che conferma l’attenzione e l’affetto del pubblico fino all’ultimo giorno di apertura della mostra dedicata a Mimmo Jodice.
Il successo non ha riguardato soltanto il Castello, ma anche le altre sedi dei Musei Civici di Udine. A Casa Cavazzini, tra il 28 ottobre e il 2 novembre, si sono registrati oltre 400 visitatori, cui si aggiungono oltre 270 partecipanti agli eventi speciali organizzati in collaborazione con il Festival Mimesis e per la presentazione del libro “Romanzo Meticcio” di Davide Degano. In questi giorni, le sale ospitano la grande mostra “Guido Guidi. Da qui al MAXXI”, ampia retrospettiva proveniente dal Museo MAXXI di Roma e visitabile fino al 6 gennaio 2026, che prosegue il percorso di valorizzazione dei maestri della fotografia italiana.
Il Museo Friulano di Storia Naturale ha accolto, nello stesso periodo, oltre 120 visitatori e più di 100 partecipanti ad attività e laboratori organizzati nel fine settimana nell’ambito del progetto “Al di Qua”, confermando il proprio ruolo di polo divulgativo e scientifico di riferimento.
Grande entusiasmo anche per la nuova mostra “Buon compleanno Pimpa!” all’Ex Chiesa di San Francesco, che nella prima settimana di apertura ha totalizzato oltre 1.700 visitatori, con picchi di 650 ingressi sabato 1 novembre e 510 domenica 2 novembre, a testimonianza dell’eccezionale interesse del pubblico, in particolare delle famiglie, per un’offerta culturale aperta e diversificata.




