La mozione per chiedere al Comune di costituirsi parte civile”.
All’indomani degli scontri di ieri sera a Udine la capogruppo del Gruppo Misto in Consiglio comunale, Antonella Eloisa Gatta, annuncia la presentazione di una mozione con cui chiede al Sindaco e alla Giunta di costituirsi parte civile negli eventuali procedimenti penali a carico dei responsabili degli atti di violenza e danneggiamento avvenuti nel corso della giornata del 14 ottobre 2025.
Mozione per tutelare la città e i cittadini
Nel documento, la consigliera richiama i principi costituzionali di libertà di manifestazione del pensiero e di riunione pacifica, ma sottolinea come “atti di guerriglia urbana” abbiano gravemente danneggiato il patrimonio pubblico e l’immagine della città. Tra i beni colpiti vengono citati arredi urbani distrutti, griglie divelte, segnaletica danneggiata e pavimentazioni compromesse.
“Il Comune – si legge nella mozione – ha il dovere di tutelare il proprio patrimonio e l’interesse della collettività a un sereno svolgimento della vita urbana e al rispetto della legalità”. La proposta impegna il Sindaco e la Giunta a dare mandato all’Avvocatura comunale per predisporre gli atti necessari alla costituzione di parte civile, a richiedere il risarcimento dei danni materiali e d’immagine, e a relazionare al Consiglio e alla cittadinanza sull’evoluzione del procedimento giudiziario.
Gatta: “Udine è una città ferita, ma va difesa”
Accanto al testo della mozione, Antonella Eloisa Gatta ha espresso una ferma condanna per gli episodi di violenza che hanno scosso la città. “Quanto accaduto è una ferita che la città di Udine non merita”, afferma Gatta. “Si è scelto di organizzare prima e di non sospendere poi una manifestazione che avrebbe sicuramente portato ad atti di violenza contro la città.”
La consigliera respinge le versioni che parlano di infiltrati esterni tra i violenti: “Chiunque continui ad affermare che quei centinaia di delinquenti siano ipotetici infiltrati fascisti – da verificare nelle opportune sedi – evidentemente era in un altro punto della manifestazione e non vuole accettare i fatti. Erano manifestanti, che uniti al coro ‘Tutti allo stadio’, si sono diretti verso la strettoia della Madonna delle Grazie e, fermati dalla polizia, si sono spostati nella zona del parcheggio Primo Maggio.”
“Un plauso alla polizia tutta, che con lucidità ha gestito un momento che poteva essere di gran lunga più cruento, e solidarietà ai giornalisti che, nell’esercizio del loro lavoro, sono stati colpiti. Udine è una città di lavoratori, è una città tranquilla, dove ognuno è libero di manifestare le proprie idee. Da sempre. Ma è una città che merita rispetto e non la guerriglia urbana.”
Gatta sottolinea che la degenerazione del corteo era prevedibile:
“Una manifestazione come quella di ieri era immaginabile che sarebbe diventata teatro di guerriglia, perché gli animi sono troppo caldi, perché a nulla sono serviti gli appelli ad abbassare i toni, sono rimaste inascoltate le richieste di posticipare il corteo e perché i canti e i balli di manifestanti in festa nulla valgono se poi tutto finisce in quel modo.”
“Al netto delle responsabilità politiche di chi non ha rimandato una manifestazione che poteva svolgersi in altre date e modalità, che almeno il Comune si costituisca parte civile per il danno d’immagine e per i danni materiali inferti alla città. Ho presentato una mozione che mi auguro tutti i consiglieri possano votare favorevolmente. Sei stata ferita, cara Udine, sei stata sporcata, cara Udine, ma spero verrai almeno difesa.”