Un dono per l’ospedale di Udine: Root, il sistema che protegge i pazienti più fragili in rianimazione

Un nuovo strumento di monitoraggio avanzato, chiamato Root, è entrato in funzione alla Clinica di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine. Il dispositivo, all’avanguardia nel controllo non invasivo dei parametri cerebrali ed emodinamici, sarà utilizzato in particolare per i pazienti più vulnerabili: bambini, persone con disabilità e soggetti con patologie multiple.

La donazione.

La tecnologia è stata donata all’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale (AsuFc) dall’Associazione Dipendenti e Pensionati Unicredit FVG per la Solidarietà – OdV, in collaborazione con la onlus ProgettoAutismo FVG e con il supporto della casa produttrice. Un gesto concreto di cittadinanza attiva che, secondo l’assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi, “parla di comunità, collaborazione e responsabilità”, offrendo al personale medico uno strumento in più per affrontare situazioni cliniche complesse.

Cosa è il sistema Root.

Il sistema Root, già utilizzato nei contesti sanitari più avanzati, consente un monitoraggio continuo e preciso delle funzioni neurologiche e cardiocircolatorie, migliorando la gestione anestesiologica e intensiva. “È particolarmente utile – sottolinea la direttrice della Clinica, Tiziana Bovenei casi più delicati, come i trapianti d’organo, gli interventi di oncologia chirurgica, la pediatria e l’ostetricia”.

La cerimonia di consegna, svoltasi a Udine, è stata anche occasione per una riflessione più ampia sul ruolo della sanità pubblica. “Questi gesti sono linfa vitale per il nostro sistema sanitario“, ha affermato Riccardi. “In un momento di forti trasformazioni sociali, servono scelte coraggiose, modelli innovativi e una narrazione che sappia valorizzare le eccellenze diffuse sul territorio”.

La presenza del nuovo macchinario rappresenta non solo un passo avanti sul piano tecnologico, ma anche un segnale di attenzione verso quei pazienti che più di altri necessitano di cure specialistiche e personalizzate. Una donazione che diventa, così, investimento collettivo in salute, sicurezza e qualità dell’assistenza.