Lavoro fragile e pandemia, neo dottoressa dell’Uniud premiata per la sua ricerca

Premio dell’Università di Udine a una giovane dottoressa.

Caterina Mazzanti, originaria di San Daniele, neo dottoressa di ricerca in Scienze giuridiche e assegnista di ricerca nell’Università di Udine, è la vincitrice della decima edizione del premio in ricordo del magistrato Giuseppe Lombardi, dedicato al diritto della sicurezza sul lavoro.

Mazzanti si è aggiudicata il riconoscimento di una borsa di ricerca post laurea di 2 mila e 300 euro per lo svolgimento di un’indagine sul tema della tutela dei lavoratori fragili nel contesto dell’emergenza pandemica. La borsa di ricerca era riservata a laureati e laureate sulle tematiche del diritto al lavoro sicuro. La candidata è stata selezionata dalla Commissione giudicatrice composta da Marina Brollo e Anna Zilli, docenti di diritto del lavoro, e da Francesco Bilotta, ricercatore di diritto privato dell’ateneo udinese.

“Il Premio dedicato all’impegno del magistrato Giuseppe Lombardi in materia di sicurezza sul lavoro – ricorda Marina Brollo – costituisce un fecondo seme per far germogliare nuove competenze e passioni tra i nostri giovani laureati e le nostre giovani laureate”.

Il problema dell’inclusione lavorativa.

La ricerca premiata affronta il problema della difficile inclusione lavorativa dei lavoratori e delle lavoratrici con autismo ad alto funzionamento. “Questa patologia – spiega Caterina Mazzanti – non rientra nella disabilità, ma si contraddistingue per le difficoltà nell’interazione sociale, nella regolazione emotiva e nell’interpretazione del linguaggio non verbale. La condizione di tali lavoratori e lavoratrici, già di per sé fragile, è stata aggravata dalla pandemia da Covid-19”.