L’indice dei prezzi a Udine.
A giugno 2025 l’indice dei prezzi al consumo nel Comune di Udine ha registrato un aumento dello 0,6% su base mensile (indice congiunturale) e del 2,1% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (indice tendenziale). Lo rende noto l’Unità Operativa Statistica del Comune. Si tratta di una crescita contenuta, ma trainata da aumenti marcati in alcuni comparti chiave, in particolare quelli legati alla spesa quotidiana e ai servizi.
Rincari guidati da ristorazione e alberghi
La voce che ha fatto segnare l’incremento più marcato è quella dei servizi ricettivi e di ristorazione, con un aumento del 4,7% su base mensile e addirittura del 7% rispetto a giugno 2024. Questo dato si inserisce in un contesto stagionale, con l’inizio dell’estate che tradizionalmente porta a un’accelerazione dei prezzi in questi settori.
Alimentari in salita: caffè e frutta i più cari
Anche i prodotti alimentari e le bevande analcoliche risultano in forte rialzo, con un +4% tendenziale. I rincari più consistenti si registrano per caffè, tè e cacao, che segnano un +21,5%, e per la frutta, con un +11,6%. In controtendenza si collocano invece i vegetali, in calo del 2,3%, e gli oli e grassi, che flettono del 5%.
Istruzione più cara per le famiglie
L’istruzione è un altro comparto che pesa sempre di più sul bilancio familiare. L’indice tendenziale mostra un aumento del 3,7%, con picchi del 5,9% per l’istruzione universitaria e del 4,8% per la scuola dell’infanzia e primaria. Una dinamica che conferma l’impatto dell’inflazione anche su settori considerati “rigidi” nei prezzi, come la scuola.
Energia e casa: aumenti selettivi
Nel comparto abitazione, acqua, elettricità e combustibili, l’inflazione annua si attesta al +2,3%. I rincari colpiscono in particolare l’energia elettrica (+7%), la fornitura d’acqua (+8,1%) e la raccolta rifiuti (+4,2%). Scendono invece i prezzi del gasolio da riscaldamento (-13,1%) e del gas (-1,7%), portando a una situazione mista all’interno dello stesso settore.
Comunicazioni e trasporti in controtendenza
Alcuni settori segnano cali, seppur meno marcati. Le comunicazioni scendono del 4,6% rispetto a un anno fa, confermandosi l’unica voce in discesa sia su base mensile sia tendenziale. Anche i trasporti segnano un -0,9% su base annua, pur avendo registrato un rialzo dell’1% rispetto a maggio.
