Si riaprono a Udine le porte del Museo del Duomo e dell’Oratorio della Purità

Tornano visitabili a Udine il Museo del Duomo e l’Oratorio della Purità.

Anche il Museo del Duomo di Udine ha riaperto le sue porte ai visitatori. Con il passaggio in zona gialla del Friuli Venezia Giulia, infatti, i musei hanno la possibilità di far entrare la luce dentro le sale tenute per tanto tempo al buio a causa delle restrizioni per il contenimento della pandemia.

E così anche il Museo del Duomo, nell’omonima piazza, così come la vicina Chiesa della Purità, già dal 3 febbraio scorso hanno nuovamente potuto accogliere i visitatori.

Entrambi i musei sono aperti, salvo nuove disposizioni legate al contenimento della pandemia, dalle 10 alle 12 tutti i giorni ad eccezione del martedì, sabato e domenica.

Il museo del Duomo di Udine, dedicato al Patriarca Beato Bertrando di Saint-Geniès, ha sede nelle trecentesche cappelle di San Nicolò e del Corpo di Cristo e nel contiguo battistero. Si possono ammirare sculture, in particolare l’arca marmorea della metà del ‘300, dipinti ed affreschi del XIV – XV sec., tra cui l’importante ciclo pittorico di Vitale da Bologna con storie di San Nicolò, oltre ad oggetti di oreficeria, parte del tesoro del Duomo. Nelle vetrine sono esposti paramenti sacri, appartenenti al trecentesco corredo funebre del Patriarca, realizzati con tessuti prodotti da manifatture italiane ed orientali. Le sale superiori del museo sono dedicate all’arte tessile, all’oreficeria sacra e devozionale, componendo un percorso tra opere pittoriche e scultoree che illustrano la storia del Duomo dalle origini al XVIII sec.

La Chiesa della Purità, più nota come Oratorio della Purità, è collocata al lato sud del Duomo. È stata realizzata nel luogo in cui nel 1680 venne costruito il Teatro Mantica,  un luogo di divertimento e ben lontano dalla religiosità e pertanto non ben visto dal Patriarca Daniele Dolfin che lo riteneva un luogo “profano e di lusso”. Per questo motivo decise di decise così di acquistarlo e di riconvertirlo tra il 1757 e il 1760 a luogo sacro. Nella parte inferiore venne realizzata una chiesa, mentre in quella superiore un oratorio per fanciulle. Degne di nota le decorazioni interne, opere dei famosi artisti Giambattista Tiepolo e del figlio Giandomenico. Il primo realizzò l’Immacolata per la pala dell’altare maggiore e al centro del soffitto l’Assunta, circondata da una Gloria di Angeli. Giandomenico Tiepolo, invece, dipinse sulle pareti, a chiaro scuro su fondo oro, episodi tratti dalla Bibbia. Il fonte battesimale che si può ammirare internamente è opera di Giovanni di Biagio da Zuglio (1480) ed è proveniente dal vicino Duomo.