La Sogit di Udine compie 25 anni in prima linea nei soccorsi

L’anniversario della Sogit di Udine.

Le sue ambulanze sfrecciano per Udine e dintorni ogni volta che c’è qualcuno in difficoltà. La sua croce bianca a punte contornata di rosso è un simbolo riconoscibile, che dà sicurezza. La Sogit di Udine compie i 25 anni in convenzione nel trasporto in emergenza. Con due ambulanze attive sulle 24 ore, più una terza operativa mezza giornata e pronta di notte in caso di bisogno, è a disposizione ogni qual volta qualcuno necessiti di aiuto.

Una struttura organizzata ed efficiente, che conta sulla forza di 40 dipendenti tra autisti e soccorritori e 80 volontari. Cresciuta in Friuli subito dopo il terremoto del 1976, la Sogit ha iniziato a muovere i primi passi a Udine già i primi anni Novanta. Sogit sta per Soccorso dell’Ordine di San Giovanni Italia e oltre alla sede cittadina è attiva anche a Trieste, Lignano, Grado, Sacile e Rigolato.

“Teniamo molto alla formazione del nostro personale, sia dipendente che dei volontari, con corsi che vanno dal primo soccorso all’uso dei vari presidi”, spiega il presidente Maurizio Rinaldi. Durante lo scorso anno i mezzi della Sogit sono stati presenti su 16mila interventi e hanno percorso 220mila chilometri. Di questi 10.240 interventi erano per chiamate d’emergenza, mentre 5.600 trasporti secondari, in collaborazione con la Croce Rossa, ovvero per trasferimenti dalle strutture sanitarie o per accompagnare i pazienti in occasione di visite e consulenze.

Com’è stato affrontare l’anno del Covid? “Ci siamo adeguati subito ai protocolli, che abbiamo applicato in maniera scrupolosa. Sono stati mesi di pressione tremenda, uno sforzo immane, con un grosso carico di stress da parte degli operatori, che sono stati, però, bravissimi. Adesso la situazione è migliorata”, prosegue Rinaldi.

Da settembre ripartiranno anche i corsi formazione, interrotti a causa della pandemia. Sono tanti i volontari che si affacciano al mondo del soccorso. Si inizia con il corso Blsd per il defibrillatore, poi c’è quello per i traumi, i corsi sulla sicurezza e sull’uso dei presidi come sedie e barelle. Per ogni corso sono previste delle ore di affiancamento e delle schede di valutazione da parte del tutor. “È un percorso impegnativo, ma affascinante, che consente di avere una formazione completa di tutte le fasi del soccorso, prima di iniziare la seconda parte, per chi volesse, con il corso autisti, che permette di arrivare a guidare anche le ambulanze”, conclude il presidente.