Femminicidio a Udine, il Comune attiva una rete a sostegno della famiglia di Samia

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Samia uccisa dall’ex marito a Udine.

L’amministrazione comunale di Udine sta organizzando una rete di supporto per aiutare la famiglia di Samia Bent Rejab Kedim, uccisa ieri, 17 aprile, dall’ex marito nella casa di via Joppi. La donna aveva 46 anni ed era madre di tre figli. Samia viveva a Udine dai primi anni duemila, lavorava all’Ospedale Santa Maria della Misericordia e la sua famiglia era conosciuta ai servizi sociali dell’ambito territoriale Friuli Centrale, che ora sono al lavoro per supportare i figli. Non aveva mai avuto contatto con il centro anti violenza del Comune Zero Tolerance.

L’assessora alle Pari Opportunità del Comune Arianna Facchini si è attivata per organizzare alcune iniziative da mettere in atto nei prossimi giorni: “Il Comune sta facendo tutto il possibile per supportare la famiglia, in questo momento molto delicato è importante proteggere chi resta, anche dall’esposizione mediatica. Stiamo garantendo, di concerto con le altre istituzioni, tutti i tipi di sostegno, anche economico. Personalmente sono all’opera per mobilitare la comunità cittadina sia a supporto della famiglia che in risposta all’emergenza sociale costituita dalla violenza contro le donne. Questa vicenda ci colpisce profondamente”.