Udine a misura di bici: nuova ciclabile dalla Stazione a via Pozzuolo

Nuova pista ciclabile a Udine

Palazzo D’Aronco ha dato il via alla realizzazione di una nuova pista ciclabile: collegherà la stazione di Udine alla sede universitaria di via Pozzuolo.

Il percorso, lungo cinque chilometri, sarà finanziato con i fondi ottenuti dal Pnrr. In particolare, oggi la giunta Fontanini ha approvato il lotto A dell’intervento, ossia due chilometri di percorso che entro la fine del 2023, come previsto dal piano nazionale, unirà via Ascoli e via Castions di Strada, con un investimento di 378 mila euro. Entro il 2026, invece, saranno pronti gli altri due lotti: quello B

Il percorso, lungo cinque chilometri, sarà finanziato con i fondi ottenuti dal Pnrr. In particolare, oggi la giunta Fontanini ha approvato il lotto A dell’intervento, ossia due chilometri di percorso che entro la fine del 2023, come previsto dal piano nazionale, unirà via Ascoli e via Castions di Strada, con un investimento di 378 mila euro. Entro il 2026, invece, saranno pronti gli altri due lotti: quello B, che riguarderà via Campoformido, via Carlino, Strada Vecchia di Terenzano, e quello C che collegherà via Sesto in Sylvis, argine del canale Ledra-Tagliamento all’altezza dell’Istituto Gervasutta, sedime dell’ex-caserma Piave.

“Con l’approvazione di questa delibera – spiega il vicesindaco e Assessore ai lavori pubblici Loris Michelini -, diamo il via a questo intervento del valore di 1.400.000 euro attraverso il quale collegheremo il polo intermodale della stazione ferroviaria alla sede universitaria dell’Azienda agraria universitaria e Centro universitario di servizi per la ricerca e didattica in agricoltura di via Pozzuolo 324. L’opera è stata suddivisa in tre lotti al fine di riuscire a rispettare le scadenze stabilite dal Pnrr. Questo intervento dimostra l’attenzione della nostra Amministrazione nei confronti non solo dei ciclisti ma anche dei tanti studenti che ogni giorno attraversano in bici la nostra città per recarsi nelle varie sedi universitarie. Questa abitudine, sana per sé e per gli altri, merita di essere incentivata rendendo i collegamenti non solo più rapidi ma anche più sicuri”.